Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Chiosco, chiusura finale Il gestore: «Il Comune rovina la mia famiglia» La replica: applicata la legge
«Non riuscirò ad avere una vita dignitosa. Mi hanno lasciato senza reddito, me e la mia famiglia». Daniele Zago, 58 anni di cui 25 trascorsi come imprenditore e barista a Rovigo, ieri mattina ha chiuso definitivamente le porte del suo Chiosco, noto locale di piazza Roma, l’ex piazza Merlin. «È giunto il momento di dire basta — si legge in un cartello affisso alla vetrina del bar — Stanchi, umiliati, obbligati a sopportare le ire di gente che si permette di infrangere la vita di persone che hanno guadagnato i propri soldi con lavoro e sacrificio».
Per comprendere le ragioni della chiusura è necessario tornare indietro nel tempo, al momento in cui il Chiosco è nato. Nel 1999 la giunta comunale rodigina, guidata dal sindaco Fabio Baratella, decide di dare vita a un progetto di riqualificazione di piazza Roma. Al suo interno è prevista anche la presenza del locale di Zago.
«Il Comune ci aveva offerto un contratto di durata ventennale, dicendo che sarebbe stato poi rinnovato — racconta il gestore — L’amministrazione civica doveva costruire la struttura per ospitarlo, ma non lo ha mai fatto. Allora abbiamo deciso di costruirla a nostre spese».
A giugno di quest’anno il contratto giungerà al suo termine naturale. Ma all’orizzonte nessun rinnovo. «Il Comune il dicembre scorso ci ha intimato di rimuovere la struttura — racconta Zago — Questa è una ripicca politica. L’odierna piazza Roma fu voluta dal sindaco Baratella, avversario politico di Paolo Avezzù e dei suoi uomini, che ci hanno sempre osteggiato. In passato siamo arrivati anche alle vie legali, ma invano. Ora si nascondono dietro ad una data per farci chiudere. Sono in contatto con avvocati, spero che la giustizia riconosca quanto mi stanno facendo».
Replica Luigi Paulon, assessore comunale al Commercio: «Anche se volessimo non potremmo rinnovare il contratto senza una gara. Questo è previsto dalla legge. Zago deve rimuovere il Chiosco. Gli abbiamo già proposto altre opzioni e nei prossimi giorni lo incontreremo ancora».