Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Schianto sotto gli occhi del marito mamma muore, grave la figlioletta
La donna, 34 anni, si stava immettendo su Strada Battaglia. È stata travolta
Uno schianto terribile, una giovane mamma che perde la vita a pochi passi dal posto di lavoro del compagno che esce dalla sua azienda e soccorre tra le lacrime e l’angoscia la figlia incastrata tra le lamiere. «È la cronaca di una strage annunciata», raccontano i primi testimoni che hanno assistito in diretta alla scena raccapricciante.
Ieri mattina verso le 7.40 la strada statale 16 a Terradura poco prima del Cineplex, è stata teatro dell’ennesimo tragico incidente. A perdere la vita Federica Masiero, 34enne originaria di Stanghella che viveva a Due Carrare, spirata per le ferite riportate nello schianto. La dinamica di quanto accaduto è ancora sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione una Punto Abarth guidata da un 21enne di Galzignano proveniente a forte velocità da sud, avrebbe superato le auto in coda in un tratto con linea continua. Proprio in quel momento Federica Masiero che guidava la sua Toyota Yaris con a bordo la figlia Aurora di 5 anni, si stava immettendo sulla strada statale ed è stata centrata in pieno. Nella carambola la sua macchina ha colpito una Opel Corsa guidacola ta da una 24enne di Portoviro che arrivava da Padova e rimasta illesa. La 34enne aveva appena accompagnato il compagno Christian alla Air Liquide, azienda dove l’uomo lavora da due anni e che si trova a circa 100 metri dall’incrocio.
Il 44enne si è subito accorto che nello schianto era stata coinvolta la donna con la figlia ed è arrivato per primo sulla scena straziante. Insieme ad altri automobilisti è riuscito a liberare dalle lamiere la primogenita che è stata soccorsa dal personale del Suem. Sul posto è atterrato anche l’elicottero, ma la pic- è stata trasportata in ospedale in ambulanza. Per lei fratture alle gambe. Leggermente ferito anche il giovane a bordo della Punto, accompagnato nel nosocomio patavino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno dovuto bloccare l’arteria stradale per i primi rilevamenti, oltre ai tecnici dell’Anas. Federica Masiero era nativa di Stanghella, paese dove ha vissuto fino a quando nel 2011 era rimasta incinta di Aurora. Insieme al compagno Christian si erano poi trasferiti per quattro anni a Conselve, prima di prendere casa dalle parti di Due Carrare.
Quel tratto di strada è tristemente famoso per i gravi incidenti accaduti negli anni, come denunciano i colleghi di Christian che ieri hanno passato la giornata in attesa di notizie dall’ospedale: «I tamponamenti sono all’ordine del giorno - spiegano – quel tratto di strada è maledetto. Questo incidente era annunciato, da troppo tempo vedevamo quella Punto Abarth compiere sorpassi pericolosi. La strada che va dal ponte di Mezzavia a quello del Catajo permette alle macchine velocità folli, non ci sono mai controlli. Siamo distrutti, non è possibile morire così giovani perché alla mattina la gente corre troppo». Sotto choc anche un’altra delle testimoni dell’incidente: «La Punto ci ha sorpassato a tutta velocità racconta - e in quel tratto c’è la linea continua. Io viaggiavo tre auto prima delle due che si sono scontrate, poi ho visto l’impatto e il giovane alla guida dell’Abarth è sceso con le mani nei capelli e guardava solo i danni alla sua macchina. A quel punto è arrivato un signore e ha urlato che c’era una bambina in auto e che bisognava tirarla fuori».
Davide Mori, sindaco di Due Carrare torna a chiedere una regolazione della velocità su strada Battaglia: «In primis voglio fare le condoglianze alla famiglia della vittima - dice il primo cittadino - certi comportamenti alla guida devono finire, è inaccettabile l’idea che si possa morire per un sorpasso azzardato. Da tanto tempo chiediamo che in quell’arteria di competenza dell’Anas venga fatto qualcosa per moderare la velocità. Già prima di Natale era successo un grave tamponamento, ora questo fatto tremendo. Il problema è la velocità e l’imprudente. L’Anas deve intervenire installando gli autovelox».
È una tragedia annunciata, su quella strada le auto corrono troppo veloci e fanno sorpassi azzardati
Sono mesi che chiediamo all’Anas di mettere gli autovelox. È una strada maledetta, ci sono già stati troppi incidenti