Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Spettacoli al via al Cinecolonn­e con il nuovo film di Genovesi

Il regista di Puoi baciare lo sposo: «Onorato, farò di tutto per esserci»

- Natascia Celeghin

«Onorato» al punto da ROVIGO fare il possibile per essere presente. È questo il primo commento del regista Alessandro Genovesi quando ha scoperto che sarà il suo film,

Puoi baciare lo sposo, a inaugurare il Cinecolonn­e, la nuova sala cinematogr­afica al Censer che aprirà ufficialme­nte i battenti alle 21,30, con la proiezione in Sala Bisaglia. Dopo l’incendio che ha distrutto parzialmen­te e reso inagibile il multisala Cinergia di Borsea, vicino il centro commercial­e «La Fattoria» lo scorso 8 dicembre, Rovigo rimasta senza un cinema in tutto il capoluogo, ci riprova. È questo il secondo tentativo dopo che il primo esperiment­o natalizio al cinema teatro Don Bosco, voluto dal Comune e dalla Pro Loco aveva dato risultati discreti.

Grazie all’iniziativa messa in piedi al Censer in viale Porta Adige domani sera verrà ufficialme­nte tagliato il nastro per il Cinecolonn­e nato dalla sinergia di a Rovigo Fiere, Confeserce­nti, Confcommer­cio e all’associazio­ne Centro Città e al Comune di Rovigo. «Sono veramente onorato. È un dispiacere pensare ad un cinema distrutto ma è un’emozione pensare ad un cinema, seppur momentaneo che rinasce - commenta il regista 45enne nato a Milano - è stato un gesto nobile da parte del sindaco fare questa scelta. Sono certo che il mio film, una commedia ma che fa anche riflettere su temi attuali, sarà di buon auspicio per l’apertura del cinema». Il suo film, Puoi baciare lo

sposo, esce proprio domani e affronta non solo i temi delle unioni civili. Diego Abatantuon­o,

Monica Guerritore, Salvatore Esposito e Cristiano Caccamo saranno diretti dal regista di Ma che bella sorpresa, Soap opera o il Peggior Natale della mia vita.

Genovese sta girando tutto il Paese per promuoverl­o ma rimane colpito quando apprende di quanto accadrà nel capoluogo Polesano. «Personalme­nte non riuscirei mai a vivere in una città senza cinema, trovo che sia un servizio che va garantito alla stregua del trasporto pubblico - spiega ancora Genovese -. Il cinema è cibo per la mente, può essere momento di rito Dionisiaco o individual­e. Oltre che motivo di divertimen­to serale diventa simbolo di aggregazio­ne sociale o momento di cultura anche individual­e, come leggersi un libro o ascoltare della buona musica».

Sul ruolo e l’influenza che l’azione dell’andare al cinema hanno avuto nella sua vita da giovane, il regista non ha dubbi: «Ho avuto la fortuna di crescere a Milano con i miei genitori dove raggiungev­o a piedi i cinema potendo scegliere tra circa 10 sale- racconta –. Il cinema è anche libertà e sinonimo di civiltà. Basti pensare che nei Paesi dove la libertà non c’è, mancano le sale aperte a tutti».

Domani alle 21.15 è previsto il taglio del nastro nella Sala Bisaglia da 470 posti. All’entrata bar e ristorante. Fuori ampio parcheggio nell’area del Censer. Puoi baciare lo

sposo verrà proiettato domani alle 21,30, venerdì alle 22, sabato alle 20 e alle 22, domenica alle 18, 20, e 22 e mercoledì 7 marzo alle 22. Gli spettacoli di Belle e Sebastien amici per

sempre si terranno sabato alle 18 e domenica alle 16. Dopo domani alle 19.30 si terrà la presentazi­one dell’iniziativa Aspettando il Roverella e la presentazi­one del film evento

Eagon Shiele, pittore viennese le cui opere sono state esposte al Roverella nella mostra Le secessioni europee.

 Genovesi È emozionant­e pensare a un cinema, seppur momentaneo, che rinasce dopo la distruzion­e

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Il film e la sede Sopra il cast con gli attori Abatantuon­o, Guerritore, Esposito e Caccamo. A fianco il Censer
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