Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rilancio del turismo, ex centrale e ospedali le proposte dei candidati
Il confronto tra gli aspiranti senatori sui problemi del territorio
Manca poco al voto delle Politiche 2018 fissate per domenica. La sfida per il Senato nel collegio uninominale di Rovigo vede riuniti nella coalizione di centrosinistra il Pd, Più Europa (cartello nato dalla convergenza tra Radicali e Centro democratico), Insieme (triciclo composto da Psi, Verdi, Area civica), Civica Popolare (alleanza moderata con Alternativa popolare di Beatrice Lorenzin, Centristi per l’Europa, Upt, L’Italia è Popolare, Italia dei valori). Il loro alfiere sarà Pierpaolo Baretta. Per la coalizione di centrodestra, con Roberta Toffanin, ci sono allineati Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, il cartello centrista Noi con l’Italia Udc, in cui convergono Direzione Italia di Raffaele Fitto, Udc, Fare, Idea, Scelta civica di Enrico Zanetti, Cantiere popolare di Saverio Romano, la componente ex Area Popolare di Maurizio Lupi.
Candidata del Movimento 5 Stelle per il Senato la consulente del lavoro rodigina Micaela D’Aquino e sotto la bandiera di Leu (Liberi e Uguali) pronta alla sfida Tania Azzalin già assessore a Porto Viro con Thomas Giacon. A questi candidati dei principali partiti e coalizioni è stato chiesto gli obiettivi rispetto due temi caldi del territorio: sanità, con la rivoluzione del servizio negli ospedali della Provincia con Adria e Trecenta verso un lento depotenziamento e la nascita di poli di eccellenza mirati e l’accentrato sul nosocomio di Rovigo divenuto hub centrale. Dall’altro il percorso di bonifica e riqualificazione del sito dell’ex Centrale Enel a
Polesine Camerini nel cuore del Delta del Po.
Roberta Toffanin (Forza Italia) candidata per il centrodestra non ha dubbi: «Dopo la grande riforma sanitaria regionale, si deve considerare la geografia polesana - spiega Toffanin- vanno create ulteriori specializzazioni per i vari ospedali e messe in rete le strutture private». Sul tema ex centrale Enel per Toffanin sottolinea lo stretto collegamento con il parco del Delta del Po: «Si deve puntare su un sito turistico per creare indotto economico e occupazionale riducendo i tempi della burocrazia».
Anche il candidato del Partito Democratico per il centro sinistra, il veneziano Pierpaolo Baretta, è «deciso sull’accelerazione della bonifica del sito che spetta ad Enel e la creazione di un villaggio turistico e area d’intervento del verde, su questo siamo già intervenuti - spiega Baretta - mentre la sanità polesana abbandonata dalla Regione va rimessa al centro».
Decisa sul da farsi la pentastellata Micaela D’Aquino: «La riforma sanitaria si è dimostrata da subito sbilanciata, non ha tenuto conto delle caratteristiche del Polesine. Sarò accanto ai comitati per la salute di Adria e Trecenta». Anche sul fronte riqualificazione ex centrale Enel D’Aquino afferma ci voglia un progetto «per rilanciarne il ciclo turismo in particolare e meno supremazia nella gestione del parco Delta del Po all’Emilia Romagna».
Tania Azzalin candidata parlamentare per Leu (Liberi e Uguali) dichiara: «La sanità è al primo posto per noi, e la riforma funziona solo a livello regionale e non territoriale. Occorrerà intervenire a livello socio sanitario e sfruttare le strutture pubbliche ospedaliere preesistenti e non svuotarle». Sull’ex centrale Enel inserita nel Parco del Delta Azzalin sostiene non si debba più aspettare. «Sono passati 20 anni dalla nascita del Parco e molti di più dalla dismissione della centrale. In maniera unidirezionale dobbiamo sburocratizzare il processo e eliminare la condizione di interregionalità del Parco».
Per il Senato i candidati delle rimanenti liste sono:
Maria Teresa Bovolenta (Potere al Popolo), Cesarina De Min (Sinistra Rivoluzionaria), Carla Rossi (Casa Pound), Massimiliano Malaspina (Grande Nord), Alessandro Boniolo (Pri-Ala) e Daniela Moretto (Forza Nuova).