Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Erostrato, l’indizio in un libro raro scoperto dall’agente bibliofilo

In Veneto solo due bibliotech­e hanno il testo che ispira il folle: una è a Cesiomaggi­ore

- Davide Piol

Caccia a Erostrato. A trovare indizi importanti BELLUNO è Edoardo Riva, sovrintend­ente della polizia locale a Milano, che si definisce un «profiler letterario». In Veneto solo due bibliotech­e hanno il testo che ispira Erostrato: una è a Cesiomaggi­ore. Qui è stata richiesta proprio dagli indagati.

«Cherchez la femme!». In ogni giallo che si rispetti è la frase che ricorre più spesso. Qualcuno grida che bisogna cercare la “donna” perché lì si nascondere­bbe l’origine del delitto. Nel caso di Erostrato, il famoso persecutor­e dei comuni bellunesi di Cesiomaggi­ore e Santa Giustina, l’esclamazio­ne assume un’altra forma: «Cercate il libro!». A dare spunti interessan­ti sul caso è Edoardo Riva, sovrintend­ente della polizia locale a Milano, che si definisce un «profiler letterario». La sua passione per i libri lo ha portato a diventare campione del quiz televisivo «Caduta libera». Del mitomane bellunese, Riva, non ne sapeva nulla fino alla sera in cui la moglie si è messa a guardare un servizio di «Quarto grado» dedicato a Erostrato. L’ultima lettera inviata dal matto di Cesiomaggi­ore, quella in cui minaccia di mettere chiodi nei dolci e nei giochi per bambini e di distribuir­li poi nei cortili cittadini, cattura la sua attenzione.

«C’era una bella miscellane­a – ha spiegato Riva nella conferenza di ieri a Belluno – Tanti riferiment­i letterari, alcuni espliciti altri meno. Plauto, Virgilio, Fedro. Subito dopo viene citata “La peste” di Camus. Sono testi particolar­i. Ciò che mi ha fatto accendere la lampadina è stata però una parola: “katechon”. È un concetto teologico-filosofico molto complesso. Significa ciò che trattiene l’anticristo dal venire al mondo». La parola viene citata nella seconda lettera di San Paolo ai Tessalonic­esi e poi ripresa da Tommaso d’Aquino. Il testo più recente che ne parla è degli anni ’90. Scritto da Maurizio Blondet, s’intitola «Adelphi della dissoluzio­ne». «Erostrato doveva per forza aver letto uno dei tre – ha continuato Riva – Quale? Non fu difficile scoprirlo. A pagina 63 del libro, Blondet parla di alcune lettere in cui si profetizza una terza guerra mondiale. Lettere scritte con inchiostro rosso, come tutte quelle inviate da Erostrato». È bastato fare una ricerca internet sulle bibliotech­e venete che possiedono quel libro per scoprire che sono solo due: una a Povegliano e una a Cesiomaggi­ore. «Il testo non si trova più in commercio e le case

Nel finale del libro di Camus che Erostrato ha letto, c’è un finale tragico

editrici ci mettono un sacco di tempo ad inviarlo. Doveva averlo preso in biblioteca o avercelo già in casa», ha chiarito Riva.

Le indagini sul campo svolte dai carabinier­i di Feltre avevano portato ai tre indiziati (padre, moglie e figlio) grazie proprio alla biblioteca di Cesio. La famiglia Aquini in tre anni ha preso in prestito circa 1.000 tra libri filosofici, teologici ed esoterici. Che dire del testo di Blondet, «Adelphi della dissoluzio­ne»? Se fosse stato preso da uno dei tre, sarebbe un indizio chiave. E così è stato. Gli Aquini lo hanno richiesto alla biblioteca comunale ben due volte. «La pista d’indagine c’era già. La cultura letteraria di Riva ce l’ha confermata – ha dichiarato Angelo La Chimia, capitano dei carabinier­i di Feltre – Dal profilo psicologic­o che avevamo chiesto al reparto Analisi Criminolog­iche di Roma emerge una persona che crede di aver subito dei torti dalle istituzion­i. Può esser partito in buona fede, ma ha alzato sempre di più il tiro per arrivare all’episodio delle caramelle con gli spilli lasciate nel cortile dell’asilo di Cergnai, a Santa Giustina. È un escalation che ci preoccupa».

«La cosa inquietant­e – ha concluso Riva – è che nel libro di Camus, che colui che si firma Erostrato ha sicurament­e letto, così come in quello di Sartre c’è un finale tragico. Un pazzo spara a caso tra la folla e uccide degli innocenti. Per questo motivo mi sono rivolto ai carabinier­i». Caso risolto? Non ancora. I carabinier­i e la Procura di Belluno aspettano ora i risultati delle due perizie, quella calligrafi­ca e quella sui computer, che dovrebbero arrivare tra poche settimane.

Un pazzo spara a caso tra la folla e uccide degli innocenti. Meglio intervenir­e

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Il protagonis­ta Edoardo Riva, sovrintend­ente della polizia locale di Milano, è un grande appassiona­to di libri e ha vinto anche un quiz, «Caduta Libera», su Canale 5. Si definisce «profiler letterario»: individua i criminali dai libri preferiti

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