Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Per il Padova l’esame Teramo Tocca a Gliozzi con Capello

La capolista all’Euganeo, Bisoli: «La sconfitta dell’andata brucia ancora»

- Dimitri Canello

Nevica e tira vento, ma PADOVA uno sguardo attento alle previsioni meteo indica che oggi Padova-Teramo si giocherà regolarmen­te.

All’Euganeo la neve è stata spazzata, alla Guizza grazie al lavoro di due volenteros­i spalatori, Stefan e Valentino, si è riusciti in qualche modo a mandare in scena un allenament­o di rifinitura in un clima da tregenda. Insomma, non le migliori condizioni per preparare una partita molto importante per una classifica già bellissima ma che attende la capolista alla prova dell’ultimo impegno abbordabil­e prima di una serie di partite molto complicate. A cominciare dalla trasferta di Bassano, quando Bisoli ha chiarito che verrà fatto un primo punto in prospettiv­a promozione. « Non ho un bel ricordo di Teramo — chiarisce l’allenatore — quella sconfitta ci brucia, ci ha creato dei problemi e attirato critiche. Ho una buona memoria, su questo non temo confronti con nessuno. Mi viene da dire “molti fischi molto onore”, visto quello che è accaduto all’andata... Non abbiamo mai subito un’espulsione diretta, evidenteme­nte quando arrivo io stimolo determinat­e reazioni. Penso che sia un vanto per me e per la squadra, dalla serie A alla C credo che siamo l’unica squadra a non avere mai ricevuto cartellini rossi».

Vero, anzi verissimo. Squadra fisica e che non si tira indietro, il Padova, ma alla fine commette ben poche scorrettez­ze e raramente (se non mai) i giocatori ammoniti perdono la testa. Questo Bisoli lo sottolinea, come quando fa capire che al posto dello squalifica­to Guidone giocherà Gliozzi. Come quando «boccia» ancora Fabris, che dice di considerar­e «un laterale destro, più che una mezzala». Non giocherà neppure oggi titolare, l’ex Venezia, fortemente voluto da Giorgio Zamuner ma che per il momento Bisoli pare non considerar­e troppo. Gli ha preferito Bellemo a Bolzano, ossia un vertice basso di un centrocamp­o a tre adattato al ruolo di mezzala, oggi gli preferirà Mandorlini. Senza entrare in determinat­e dinamiche, ci si aspettava sicurament­e un utilizzo diverso del centrocamp­ista ex Venezia, soprattutt­o in assenza di Pulzetti e Belingheri in mezzo. Dove ci sarà ancora una volta Riccardo Serena, diventato un pupillo dell’allenatore e corroborat­o da prestazion­i sempre più convincent­i. «In un anno del genere — chiude Bisoli — ho lanciato tre giovani (Cisco, Marcandell­a e Serena, ndr), facendoli diventare un patrimonio della società. Una bella soddisfazi­one». Vero anche questo. E anche qui il vento è cambiato.

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Padova La capolista di Pierpaolo Bisoli oggi all’Euganeo con il Teramo

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