Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Per il Padova l’esame Teramo Tocca a Gliozzi con Capello
La capolista all’Euganeo, Bisoli: «La sconfitta dell’andata brucia ancora»
Nevica e tira vento, ma PADOVA uno sguardo attento alle previsioni meteo indica che oggi Padova-Teramo si giocherà regolarmente.
All’Euganeo la neve è stata spazzata, alla Guizza grazie al lavoro di due volenterosi spalatori, Stefan e Valentino, si è riusciti in qualche modo a mandare in scena un allenamento di rifinitura in un clima da tregenda. Insomma, non le migliori condizioni per preparare una partita molto importante per una classifica già bellissima ma che attende la capolista alla prova dell’ultimo impegno abbordabile prima di una serie di partite molto complicate. A cominciare dalla trasferta di Bassano, quando Bisoli ha chiarito che verrà fatto un primo punto in prospettiva promozione. « Non ho un bel ricordo di Teramo — chiarisce l’allenatore — quella sconfitta ci brucia, ci ha creato dei problemi e attirato critiche. Ho una buona memoria, su questo non temo confronti con nessuno. Mi viene da dire “molti fischi molto onore”, visto quello che è accaduto all’andata... Non abbiamo mai subito un’espulsione diretta, evidentemente quando arrivo io stimolo determinate reazioni. Penso che sia un vanto per me e per la squadra, dalla serie A alla C credo che siamo l’unica squadra a non avere mai ricevuto cartellini rossi».
Vero, anzi verissimo. Squadra fisica e che non si tira indietro, il Padova, ma alla fine commette ben poche scorrettezze e raramente (se non mai) i giocatori ammoniti perdono la testa. Questo Bisoli lo sottolinea, come quando fa capire che al posto dello squalificato Guidone giocherà Gliozzi. Come quando «boccia» ancora Fabris, che dice di considerare «un laterale destro, più che una mezzala». Non giocherà neppure oggi titolare, l’ex Venezia, fortemente voluto da Giorgio Zamuner ma che per il momento Bisoli pare non considerare troppo. Gli ha preferito Bellemo a Bolzano, ossia un vertice basso di un centrocampo a tre adattato al ruolo di mezzala, oggi gli preferirà Mandorlini. Senza entrare in determinate dinamiche, ci si aspettava sicuramente un utilizzo diverso del centrocampista ex Venezia, soprattutto in assenza di Pulzetti e Belingheri in mezzo. Dove ci sarà ancora una volta Riccardo Serena, diventato un pupillo dell’allenatore e corroborato da prestazioni sempre più convincenti. «In un anno del genere — chiude Bisoli — ho lanciato tre giovani (Cisco, Marcandella e Serena, ndr), facendoli diventare un patrimonio della società. Una bella soddisfazione». Vero anche questo. E anche qui il vento è cambiato.