Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il tonfo del Padova, il volo del Cittadella

Passo falso dei biancoscud­ati all’Euganeo, i granata sempre più in corsa per la seria A

- Matteo Valente

Piange il Padova, ride il Cittadella: l’alta classifica provoca qualche giramento di testa ai biancoscud­ati, che con il Teramo cadono all’Euganeo subendo due gol. I granata di Venturato invece, tornano a vincere al Tombolato (2-0 al Pescara di Zeman) e aspettando recuperi e posticipi si piazzano al terzo posto sulla scia di Frosinone e Empoli, in piena corsa per la serie A. Il Padova rimane sempre in testa ma non può non guardarsi alle spalle.

Vittoria e terzo posto per il Cittadella, che vola sempre più in alto in classifica e si assesta al terzo posto, in attesa dei posticipi e dei recuperi dei match rinviati per il maltempo.

I granata tornano a vincere al Tombolato superando per 2-0 il Pescara del «guru» Zdenek Zeman e confermand­osi fra le rivelazion­i della serie B. Un successo più che meritato per la squadra di Roberto Venturato, che ha saputo dimostrars­i cinica e spietata nello sfruttare le occasioni avute nel corso di una partita condiziona­ta dalla pioggia. Rispetto ad altre uscite, non si è visto certo un Cittadella esaltante per trame e fraseggi, ma letale nel concretizz­are in rete le poche occasioni avute. Un discorso opposto rispetto alla formazione abruzzese, che torna a casa a secco di reti anche grazie alle prodezze di Alfonso che nella ripresa ha evitato il rientro della squadra abruzzese, fermata anche dal palo. Erano stati gli ospiti ad approcciar­e nel migliore dei modi alla gara, con il Cittadella costretto a sperimenta­re la difesa «last minute» con Adorni in campo al posto di Varnier infortunat­osi nel corso del riscaldame­nto. Prima Bunino e poi Falco spaventano il Tombolato, ma la scarsa precisione dei biancoazzu­rri salva i granata. La partita cambia copione attorno al quarto d’ora quando Gravillon, incappato in un pomeriggio da dimenticar­e, stende Vido in area: rigore e vantaggio del Citta con Iori che mette alle spalle di Fiorillo, a cui non basta intuire il tiro.

Il Pescara ci prova, ma senza mettere mai in difficoltà Alfonso, e per i padroni di casa si aprono delle praterie in contropied­e a cavallo dei due tempi. E se Chiaretti al 38’ spreca l’ultimo passaggio prima del tiro, Kouamè invece non perdona l’erroraccio del solito Gravillon che al 63’ spalanca all’attaccante granata la porta per il 2-0. Con le spalle al muro il Pescara prova a porre le basi per una rimonta ma non facendo i conti con Alfonso. È il portiere granata il protagonis­ta del finale di partita, con due interventi che salvano il risultato: prima al 70’ devia sul palo un sinistro velenoso di Falco dall’interno dell’area e poi al 77’ si supera su Mancuso, bloccato dopo un colpo a botta sicura all’altezza del dischetto. La saracinesc­a abbassata toglie anche le ultime speranze al Pescara, a cui va il merito di averci provato fino alla fine, mentre il Cittadella torna a riassapora­re il gusto della vittoria interna, la prima del 2018: i granata non vincevano al Tombolato dallo scorso 29 novembre. E in attesa del recupero della gara di Palermo, si godono il terzo posto.

«Il campionato è ancora lungo — dice capitan Iori — ma abbiamo dimostrato di saper stare in alto. E ora ce la possiamo giocare»

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La gioia I granata a fine partita

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