Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Bo fuorilegge, tasse più alte del tetto legale»

La denuncia dell’Udu: l’Ateneo padovano non ha avuto tagli ma le rette sono aumentate lo stesso

- Alessandro Macciò

Se non altro è in buona compagnia. C’è anche il Bo nella lista dei 33 atenei «fuorilegge» (su 59 in tutta Italia) che chiedono più tasse di quelle che dovrebbero: il dato emerge dall’ultimo dossier dell’Unione degli universita­ri (Udu) sul rapporto tra il Fondo di finanziame­nto ordinario (Ffo) e la contribuzi­one studentesc­a, cioè tra le due voci che sorreggono il sistema accademico italiano. La questione è semplice: dal 2008 al 2015 l’Ffo erogato dallo Stato è sceso da 7 miliardi 386 milioni a 7 miliardi 16 milioni (-369 milioni), mentre le tasse studentesc­he sono balzate da 1 miliardo 355 milioni a 1 miliardo 591 milioni (+236 milioni). Tradotto: in questi otto anni, il 63% dei tagli all’università sono ricaduti sulle spalle degli studenti. Non dovrebbe essere così, dato che per legge la tassazione studentesc­a annua non può superare il 20% dell’Ffo, eppure molti atenei continuano a sforare il tetto. Il Bo non fa eccezione: dal 2008 al 2015, le tasse degli studenti padovani hanno sempre superato i limiti di legge. E a Padova l’anomalia è anche più marcata: grazie anche alle ottime performanc­e nelle ultime valutazion­i ministeria­li, infatti, il Bo è uno dei pochi atenei dove i fondi statali non sono scesi ma saliti, passando dai 283,9 milioni del 2008 ai 322,6 milioni del 2015 (+38,7). Un risultato che nel 2015 colloca Padova al terzo posto degli atenei più finanziati dallo Stato dietro a Bologna (432,6 milioni) e Federico II di Napoli (350). Se al Bo i fondi statali sono in controtend­enza, le tasse studentesc­he non si discostano dalla media e sono salite dai 68,9 milioni del 2008 agli 85,3 milioni del 2015 (+16,4), con Padova che si piazza al quarto posto degli atenei italiani col gettito più alto dietro a Bologna (109,4 milioni), Roma La Sapienza (102,8) e Statale di Milano (97,5). Nel 2014 in realtà la contribuzi­one era scesa da 85 milioni a 84,7, ma l’anno dopo è risalita e ha toccato un nuovo record; consideran­do che nel 2015 il 20% dell’Ffo ammontava a 64,5 milioni, gli studenti del Bo hanno versato 20,8 milioni più del dovuto.

Lo sforamento più alto risale al 2014, quando le tasse hanno raggiunto il 30,9% dell’Ffo per poi scendere al 26,5% l’anno dopo (contro il 22,6% della media nazionale). I dati sul 2016 non sono ancora ufficiali, ma le previsioni sono negative: secondo l’Udu infatti la tassazione studentesc­a sarebbe balzata a 87,7 milioni (+2,4), mentre l’Ffo sarebbe crollato a 276,8 (-45.8), col risultato che il rapporto sarebbe schizzato al 31,7%. Agli studenti non resta che sperare nella riforma sulle tasse varata dal rettore Rosario Rizzuto nel 2016, oltre che nella notax area introdotta dalla finanziari­a nel 2017 per esentare gli studenti con Isee inferiore ai 13 mila euro.

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