Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bus, tram e bici: scatta la rivoluzione «Tutto concordato con i passeggeri»
NUOVE LINEE E FERMATE DAL 3 APRILE
Palazzo Moroni investe nella mobilità pubblica. Più corse degli autobus. Un nuovo servizio di Bike Sharing con il sistema Free Floating. E, ultima ma non ultima, la seconda linea di tram dalla Stazione a Voltabarozzo.
Gli autobus
«In campagna elettorale, la gente mi chiedeva soprattutto tre cose: più sicurezza, strade e marciapiedi senza buche e un trasporto pubblico più efficiente. Su quest’ultimo punto, purtroppo, siamo stati lenti. Avremmo dovuto dare risposte più rapide. Ma adesso ce l’abbiamo fatta». Con una buona dose di autocritica, che ha voluto pubblicamente spartire con il suo vice con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni e con il presidente di Bus Italia Veneto Andrea Ragona, il sindaco Sergio Giordani ha spiegato le modifiche che interesseranno cinque linee urbane di bus a partire da martedì 3 aprile. «Abbiamo ascoltato le richieste dei passeggeri che si lamentavano per un servizio non all’altezza di una grande città come Padova - ha sottolineato il primo inquilino di Palazzo Moroni -. Mentre il tram è l’unico mezzo che funziona come dovrebbe, sulle corse dei bus c’è ancora parecchio da lavorare».
«Stiamo parlando di uno sforzo e significativo da parte dell’amministrazione – ha spiegato Lorenzoni –. Tra un mese il servizio urbano su gomma si arricchirà di nuovi tragitti, incrementando la percorrenza di 150mila chilometri all’anno. E tutto ciò, ovviamente, ha un costo non marginale (350 mila euro)».
Siparietto (divertente) a parte, ecco le modifiche che entreranno in vigore: il Diretto Piazze, che oggi si limita a collegare il parcheggio di via dei Colli a Brusegana con il centro storico, proseguirà fino alla Stanga, passando per la Stazione e la Fiera. Le attuali linee 10 e 18, che oggi mettono in contatto la ferrovia rispettivamente con Chiesanuova e Ponte di Brenta, saranno unificate, formando idealmente l’itinerario della terza tratta del tram (appunto da Chiesanuova a Ponte di Brenta). Il 3 aprile esordirà anche la nuova linea 24 che, partendo dallo stadio Plebiscito e arrivando a Mandriola di Albignasego, rappresenterà di fatto un’alternativa alla rotaia da Pontevigodarzere alla Guizza. Infine, saranno razionalizzati i percorsi delle linee 15 e 24, fissando come unico capolinea della prima quello di largo Debussy.
Il Bike Sharing
Attivo dall’estate del 2013, il servizio di «bici condivisa» conta attualmente 27 stazioni, una flotta di 265 biciclette, circa duemila abbonati e più di 200 mila «prese» all’anno. L’obiettivo del Comune è quello di affiancare al metodo «tradizionale» quello innovativo del Free Floating, che prevede sostanzialmente, tramite un’App dedicata, la possibilità di prendere e lasciare la bicicletta in qualsiasi posto di Padova, senza quindi l’obbligo di doverla consegnare nella stazione più vicina. In proposito, proprio ieri, è stato pubblicato un bando per trovare un gestore che, per un periodo sperimentale di due anni, operi a fianco della torinese Bicincittà Srl.
Il tram
Giordani Siamo stati lenti ma ora siamo in grado di dare le risposte che chiedono i passeggeri Lorenzoni Tra un mese il servizio urbano farà 150 mila chilometri in più ogni anno
Entro il 27 aprile, Palazzo Moroni deve recapitare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il cronoprogramma dei lavori per la realizzazione della nuova linea dalla Stazione a Voltabarozzo, finanziata con un contributo statale di 56 milioni di euro. La Net Engineering Spa di Monselice e l’ingegner Luca Masnata incaricati da Lorenzoni stanno realizzando il progetto: il principale nodo da sciogliere è sempre lo stesso: dove far passare il tram? A lato del Parco Iris, lungo la pista ciclopedonale che collega l’incrocio tra via Sografi e via Forcellini con l’argine del Bacchiglione? In via Facciolati? Oppure, alternativa rilanciata ieri dal professore di Coalizione Civica, in via Crescini?