Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’infermiera in corsia rubava i bancomat

- di Andrea Pistore

Un’infermiera dell’azienda ospedalier­a euganea in pochi mesi ha derubato almeno sette anziani ed è stata ammanettat­a in flagranza di reato dai carabinier­i. Si fingeva amica dei malati. Presa la carta e trovato i codici, prelevava i soldi.

L’ultimo episodio che PADOVA l’ha portata in carcere è stato solo la punta dell’iceberg di un’escalation iniziata a novembre. Un’infermiera dell’azienda ospedalier­a euganea che in pochi mesi ha derubato almeno sette anziani è stata ammanettat­a in flagranza dai carabinier­i del comando provincial­e di Padova.

Anca Viorica Petrehus, 33enne romena da 15 anni in Italia, divorziata e pregiudica­ta, si fingeva amica dei malati, lì aiutava, per poi rubare loro i bancomat con i relativi codici lasciati dentro al portafogli­o, prelevava somme di denaro e le spediva in Romania. L’indagine è partita al seguito di una denuncia di un 77enne ospite della Residenza Santa Chiara alla Mandria. La «Circe» straniera è stata bloccata mercoledì: la donna si è introdotta furtivamen­te nella struttura di via Toblino, è andata nella stanza dell’anziano e gli ha rubato il bancomat dal borsello accanto al letto mentre riposava. Immediatam­ente è scattato il blitz dei militari della compagnia di Abano che l’hanno bloccata vicino allo sportello. La 33enne ha negato gli addebiti, sfidando la giustizia: «Tanto per una cosa del genere mica potete arrestarmi», ha detto. La successiva perquisizi­one ha permesso di rinvenire nella sua borsa la carta bancomat rubata. L’anziano, solo e senza parenti, aveva trovato in lei un’amica che gli tagliava le unghie, i capelli e gli comprava le sigarette. Da gennaio sono stati effettuati almeno sei prelievi fraudolent­i ai danni del 77enne, per un totale di 9.500 euro. La donna nel tempo ha colpito anche altri anziani, come quando è riuscita a prelevare 2.550 euro a un conoscente marocchino che risiede a Padova. Secondo una stima fornita dai carabinier­i la straniera avrebbe preso di mira anche colleghi, amici, conoscenti e altri pazienti del nosocomio patavino (almeno 7 quelli sospettati), sottraendo dalle carte di credito un totale di circa 30 mila euro. L’azienda ospedalier­a ha sospeso la donna, sospettata anche di far assumere alle sue vittime sonniferi. Per lei è in atto un procedimen­to disciplina­re. Alberto Fantuzzo, direttore della residenza Santa Chiara alla Mandria tira un sospiro di sollievo: «Noi teniamo alla salute dei nostri ospiti che spesso sono soli - racconta - vedevamo questa donna girare per la struttura e non sapendo di chi si trattasse l’abbiamo monitorata. L’amarezza più grande è che i sospetti fossero ricaduti su alcuni nostri dipendenti».

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Arrestata Anca Viorica Petrehus

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