Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lorenzoni attacca Bitonci: «Il tram? Stia sicuro che faremo quanto detto»
Il vicesindaco: «Dice che lavorerà per Padova, speriamo meglio che in passato...»
«Mi fa molto piacere PADOVA che dica che lavorerà per Padova. E mi auguro che lo faccia davvero e soprattutto meglio di come l’ha fatto nei due anni e mezzo in cui è stato alla guida del Comune».
Il vicesindaco con delega alla Mobilità Arturo Lorenzoni, miscelando ironia e stoccate, non tarda a replicare all’ex primo cittadino leghista Massimo Bitonci che, rieletto alla Camera (dov’è già stato dal 2008 al 2013 prima di trasferirsi al Senato e poi a capo di Palazzo Moroni), ha assicurato che si spenderà per il bene della città del Santo. Il neodeputato però ha anche detto che, dopo aver verificato se esiste davvero il contributo statale di 56 milioni di euro per la realizzazione della seconda tratta del tram dalla Stazione a Voltabarozzo, s’impegnerà per cambiare l’oggetto del finanziamento, destinandolo all’acquisto di una nuova flotta di autobus elettrici. «Adottare un mezzo come il tram, su rotaia e con i cavi aerei, sarebbe un errore – ha scandito Bitonci – e rovinerebbe il volto d’interi quartieri, come successo all’Arcella e alla Guizza con la costruzione della prima linea». Parole, quelle dell’onorevole del Carroccio, che innervosiscono Lorenzoni: «Mi stupisce che un uomo che fa l’amministratore pubblico da 24 anni, che ha fatto il sindaco prima a Cittadella e poi a Padova per un totale di 12 anni e mezzo, che ha già frequentato il parlamento per 6 anni e che aspira a fare il ministro in un eventuale governo di centrodestra, arrivi a mettere in dubbio la veridicità di un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quei soldi – ribatte il professore di Coalizione Civica – ci sono. E, checché ne dica Bitonci, verranno utilizzati per far correre il tram dalla Stazione a Voltabarozzo». Lorenzoni, poi, risponde pure all’ipotesi degli autobus elettrici: «Capisco che la parola elettrico faccia figo. Ma forse l’ex sindaco non si è accorto che anche il tram oggi in funzione da Pontevigodarzere alla Guizza è elettrico. E lo sarà pure quello della seconda linea. Ricordato questo – continua il vicesindaco – ben vengano anche gli autobus elettrici, che peraltro già stiamo adoperando in sostituzione di quelli a gasolio e a metano. Ma per coprire le cosiddette tratte di forza, nella maniera più efficiente possibile, abbiamo bisogno di un mezzo come il tram, che ha una portata di passeggeri nettamente maggiore e che viaggia, pressoché per l’intero percorso dalla Stazione a Voltabarozzo, in corsia riservata». Lorenzoni, quindi, riprende la promessa di Bitonci: «Ha detto che, da Roma, lavorerà per Padova? Benissimo – sorride il docente universitario – Allora sono certo che ci darà una mano per ottenere pure l’altro contributo statale che abbiamo chiesto, pari a un centinaio di milioni di euro, per la realizzazione della terza linea del tram da Chiesanuova a Ponte di Brenta».
Infine, l’ultima provocazione: «Io, se fossi nell’ex sindaco, mi domanderei per quale motivo, alle amministrative di otto mesi fa, quando c’era da votare la persona, i padovani hanno scelto Sergio Giordani e non lui. Mentre alle politiche di domenica scorsa – osserva Lorenzoni – quando c’era semplicemente da fare una croce sul simbolo, la Lega in città ha fatto un buon risultato...». Alla prossima scaramuccia. Tra rugbisti, in fondo, ci sta.