Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Lega: «A noi i sindaci»
L’assessore regionale Corazzari attacca dopo il boom alle Politiche «Nostri candidati ad Adria, Porto Tolle e Trecenta». Bobo chiuso
Lega vorace in Polesine ROVIGO in vista delle prossime elezioni amministrative del territorio che si terranno nella tarda primavera in tre Comuni: Adria, con voto anticipato per la caduta del sindaco Massimo Barbujani; Porto Tolle e Trecenta per scadenza naturale del mandato. I vertici polesani del Carroccio ambiscono a candidare in tutte e tre le località, dall’Alto al Basso Polesine, sindaci del Carroccio per affermare anche sul territorio numeri e prestigio confermati per il partito di Salvini nelle ultime Politiche.
La conferma arriva dall’assessore regionale leghista alla Cultura, Cristiano Corazzari, «uomo forte» del Carroccio a livello territoriale. «Adria e Porto Tolle sono in particolar modo i Comuni più ambiti perché più grandi — spiega Corazzari — ovvio che la proposta delle Amministrative sarà diversa dalle Politiche, ma la tendenza in positivo per il Carroccio c’è tutta».
Corazzari, polesano doc e assessore a Palazzo Ferro Fini, in campagna elettorale ha affiancato passo dopo passo Antonietta Giacometti ora neo deputata e unica polesana a Roma. «Ad Adria, uno dei comuni più grandi dopo il capoluogo, sopra i 15 mila abitanti e quindi con ballottaggio incluso, candideremo di sicuro al primo turno un nostro sindaco, la Lega deve ambire a ramificarsi anche territorialmente — chiarisce Corazzari — attualmente abbiamo un solo sindaco leghista, Massimo Bergamin nel capoluogo».
Conferma la linea il segretario polesano del Carroccio e assessore comunale a Rovigo, Stefano Falconi che precisa anche come «la Lega farà proposte da condividere col resto dell’alleanza di centrodestra. Condivisioni che puntino a ottenere il massimo riscontro nei singoli Comuni prossimi a votare il primo cittadino».
Ad Adria la campagna elettorale è già aperta dopo che l’ormai ex sindaco Massimo “Bobo” Barbujani lo scorso 22 febbraio è stato mandato a casa dalla metà più uno del suo consiglio comunale, grazie a tre consiglieri di maggioranza, prevalentemente di Forza Italia, che si sono dimessi con i colleghi delle opposizioni.
L’ex primo cittadino, non più ricandidabile per eccesso di mandati, si è già rimesso in carreggiata con la civica «Lista Bobo» per la quale sta pensando di candidare la moglie, la preside Patrizia Melato, per tornare a Palazzo Tassoni in veste di consigliere.
Intanto l’ex consigliere comunale Daniele Ceccarello, portavoce in Polesine di Fratelli d’Italia, partito che avrebbe potuto, ma che alla fine non ha contribuito alla caduta di Barbujani, ha le idee chiare sul cosa fare con la Lega.
«Le elezioni amministrative e le Politiche sono due cose completamente diverse, ma bisogna trovare le persone giuste del territorio — spiega Ceccarello — La Lega fa bene a reclamare un sindaco. Preciso anche che, se con la Lega si riesce ad individuare il candidato perfetto, Fratelli d’Italia lo sosterrà e darà del filo da torcere a tutti gli altri, Bobo compreso».
Intanto i pentastellati, prima di attivarsi per le prossime campagne elettorali, guardano ai risultati del 4 marzo. In primis Emanuele Cozzolino, deputato non riconfermato con il Movimento 5 Stelle a Roma che dichiara: “Non è importante il fatto che io stia fuori dal Parlamento. Tornare a lavorare non mi spaventa, al contrario, l’ho sempre fatto con passione e avrò più tempo da dedicare al volontariato». Cozzolino era stato sospeso dal M5S per presunte mancate restituzioni degli emolumenti da parlamentare al Fondo ministeriale per il sostegno della microimpresa.