Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Colli, piace la legge sulle cave «Il nodo è il parco senza vertici»

Comitati, ambientali­sti e sindaci: lo scandalo è il commissari­amento infinito

- M.N.M. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non trova grandi oppositori la nuova legge sulle cave, approvata mercoledì in Consiglio regionale dopo 36 anni di attesa e che momentanea­mente ne impedisce di nuove, autorizzan­do solo ampliament­i delle cinque esistenti (tre a Vò e due a Cervarese Santa Croce) oltre agli scavi in gallerie sotto al Parco Colli Euganei. Il coro di critiche è piuttosto focalizzat­o su un altro tema: quando finirà il commissari­amento del Parco, senza più vertici ormai da due anni in attesa della nuova legge sul riordino dei parchi? «Non sarà un disastro scavare in sotterrane­a, invece di continuare a cielo aperto, se si rispettera­nno le modalità e le quantità imposte dalla normativa (12,5 milioni di metri cubi, ndr) — commenta Gianni Sandon, ex componente del cda del Parco —. Già adesso si scavano quantità ben precise e ogni anno scattano le verifiche. Il vero dramma è il commissari­amento, questo si deve contestare, è una condizione vergognosa».

D’accordo Francesco Miazzi, portavoce del Comitato «Lasciateci respirare» e a capo del coordiname­nto regionale delle associazio­ni ambientali­ste. «Un’analisi della legge va fatta carte alla mano, anche perchè di solito sono i codicilli a creare situazioni spiacevoli — spiega —. Da come l’hanno presentata in Consiglio regionale, non mi pare allarmante, ma bisogna vedere se saranno osservati i quantitati­vi di trachite e altro materiale da poter estrarre, la durata delle operazioni e soprattutt­o la presenza e la co- stanza di controlli sulla regolarità del tutto. Chi li farà e come? In tal senso un Parco commissari­ato non fornisce alcuna garanzia. Si potrebbero affidare le verifiche a un organismo super partes — aggiunge Miazzi — composto anche dalle associazio­ni ambientali­ste. Non è così devastante estrarre trachite, ma farlo nelle gallerie è più costoso e rischioso, non tutte le imprese di settore sono attrezzate a farlo». In linea il sindaco di Cervarese Santa Croce, Massimo Campagnolo: «La Regione sta probabilme­nte portando avanti un’azione intelligen­te, ma si è dimenticat­a dei Comuni interni al Parco Colli. Non si può non consultare chi il problema lo vive tutti i giorni, nella redazione della normativa manca la voce del territorio. Si vogliono forse affossare il Parco, già senza guida, e la Provincia? Basta dirlo, decidano se sì o se no».

Intanto in Regione il dibattito continua. «Mi chiedo se sia stato giusto agire in deroga al Piano ambientale e al Progetto tematico cave, veri atti costitutiv­i del Parco Colli — dichiara Claudio Sinigaglia (Pd) —. La nuova legge si sostituisc­e all’Ente Parco Colli, da due anni commissari­ato, senza però aver inquadrato bene tutte le conseguenz­e. Stiamo preparando un emendament­o, la Regione dovrebbe sempre rispettare il territorio e le sue esigenze, non accentrare scelte opinabili e che possono rivelarsi controprod­ucenti per il sistema ambientale del Parco».

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 ??  ?? La ferita Una collina sbancata per ricavare trachite. L’alterazion­e del paesaggio collinare, in questa foto, è più che evidente
La ferita Una collina sbancata per ricavare trachite. L’alterazion­e del paesaggio collinare, in questa foto, è più che evidente

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