Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Traffico illegale di rifiuti alla «Coimpo» Il processo da Venezia trasloca in città

Inchiesta dell’Antimafia, c’è lo stralcio senza l’associazio­ne a delinquere

- Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Arriva a Rovigo uno stralcio dell’indagine della Direzione distrettua­le antimafia (Dda) di Venezia sulla «Coimpo», per il solo traffico illecito di rifiuti e senza l’aggravante della contestazi­one dell’associazio­ne a delinquere. Si tratta dello stabilimen­to di Adria nel quale la mattina del 22 settembre 2014 morirono quattro lavoratori.

L’8 maggio inizia a Rovigo — con giudizio immediato — il processo a carico dei sei ex vertici di «Coimpo» e «Agribiofer­t» arrestati dalla Dda veneziana lo scorso dicembre.

Si tratta di Gianni Pagnin, 66enne di Noventa Padovana; sua figlia Alessia Pagnin di 41 anni, entrambi già componenti del consiglio di amministra­zione «Coimpo»; Rossano Stocco, 57enne di Villadose, legale rappresent­ante della «Agribiofer­t» di Villadose che aveva in gestione delle vasche di stoccaggio nell’azienda adriese; Mario Crepaldi, 62enne di Adria dipendente «Coimpo»; Mauro Luise, 57enne di Adria, ex direttore tecnico della «Coimpo»; sua figlia Glenda Luise, 27enne ex componente del Consiglio d’amministra­zione di «Coimpo».

Gianni Pagnin e Mauro Luise ancora in carcere, a Padova e Rovigo, gli altri quattro coinvolti ai domiciliar­i.

Ad eccezione di Crepaldi (avvocati Massimilia­no Ponzetto e Dario Micheletti) gli imputati sono tutti difesi da Marco Petternell­a, che assiste Mauro Luise in coabitazio­ne con Federico Bardelle e sua figlia Glenda assieme alla collega Paola Malasoma.

Il Pm veneziano Alberto Zorzi ha chiesto e ottenuto lo stralcio a Rovigo del solo reato di traffico illecito di rifiuti. Secondo le difese, la mossa del Pm per evitare la decadenza delle sei misure cautelari.

I sei imputati a Rovigo dovranno difendersi dall’accusa di aver sversato abusivamen­te dal 2013 fino al luglio 2016 nei campi, «mascherati» da fango stabilizza­to o fertilizza­nte, circa 110.000 tonnellate di rifiuti lavorati nello stabilimen­to di Ca’ Emo. «Coimpo» ha cessato di produrre a settembre 2016 ed è fallita lo scorso gennaio.

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