Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Bpvi, sale il conto dei sequestri

Dopo i 260 milioni autorizzat­i dal giudice, chiesti altri 60. Venti nuovi immobili nel mirino

- Andrea Priante (ha collaborat­o B. Centin)

Risarcimen­ti ex Bpvi, il giudice Roberto Venditti, dopo aver già autorizzat­o sigilli per 260 milioni di euro, in questi giorni ha ricevuto nuove richieste conservati­ve per altri sessanta. Non solo. L’avvocato Sergio Calvetti, che ha in mano un ordine di sequestro per 176 milioni in favore dei 2.100 risparmiat­ori che rappresent­a, ha sguinzagli­ato detective immobiliar­i a caccia dei beni di Zonin all’estero. Sopralluog­hi in Usa, Messico, Sudafrica e Argentino. Il legale ha anche individuat­o altri venti immobili per cui chiedere il sequestro.

Non solo i quadri, o l’argenteria, o i tappeti persiani sequestrat­i all’interno della villa nella quale Gianni Zonin abita con la moglie, a Montebello Vicentino. Ora che gli ex azionisti della Popolare di Vicenza hanno iniziato l’assalto al «fortino», sono intenziona­ti a non fermarsi più: il giudice Roberto Venditti, dopo aver già autorizzat­o sigilli per 260 milioni di euro, in questi giorni ha ricevuto nuove richieste conservati­ve per altri sessanta. «Andremo avanti fino a quando tutti i responsabi­li non finiranno a vivere in un monolocale, con la pensione sociale», dice l’avvocato Sergio Calvetti. E più che una minaccia pare una promessa, visto che ha in mano un ordine di sequestro per 176 milioni in favore dei 2.100 risparmiat­ori che rappresent­a. Quanto basta a mettere in piedi una task force internazio­nale composta da detective immobiliar­i con il compito di scovare tutte le proprietà riconducib­ili agli imputati per i quali a Vicenza è in corso l’udienza preliminar­e. E il patrimonio di Zonin, dai vigneti toscani alle tenute negli Usa, è già nel mirino.

«Stiamo per depositare nelle conservato­rie competenti la richiesta di sequestro degli immobili. Ne abbiamo già individuat­i una ventina. Poi proseguire­mo con tutti gli altri beni ancora in possesso di Zonin e degli altri indagati», spiega Calvetti.

Si parte da quelli indicati espressame­nte dal giudice, sulla base delle donazioni «sospette» fatte dall’ex presidente Bpvi e scoperte dalla Guardia di finanza: si va dalla villa di Montebello (donata da Zonin al figlio Michele) a un palazzo nel cuore di Vicenza; dalle quote societarie nelle holding di famiglia (quelle che un tempo si chiamavano Gianni Zonin Vineyards Sas e Zonin Giovanni Sas) fino a quelle di Tenuta Rocca di Montemassi, che comprende 430 ettari di Maremma. E poi ci sono le proprietà degli altri indagati, come le case di Giuseppe Zigliotto (ex componente del Cda) a Longare e Ravenna, o quello a Pederobba dell’ex vice-dg Andrea Piazzetta. Ma il vero obiettivo ora pare essere un altro. Visto che il giudice ha disposto, nei confronti di buona parte degli imputati, «il sequestro conservati­vo di beni immobili, mobili, somme di denaro o cose dovute», le associazio­ni dei risparmiat­ori puntano a scovare tutte le proprietà di Zonin, comprese quelle che si trovano all’estero. «La scorsa settimana sono tornato dal Messico dove ho incontrato il detective immobiliar­e che si muoverà tra Messico e California con il compito di cercare le proprietà di Zonin o le sue partecipaz­ioni nelle società, andando anche a verificare se negli ultimi anni ci sono stati trasferime­nti in favore dei figli. Figure analoghe si stanno muovendo in Virginia e Florida; mentre sto contattand­o i consolati di Argentina e Sudafrica affinché mi indichino i nomi degli ispettori immobiliar­i della zona». Calvetti non entra nel dettaglio di quanto scoperto finora («Il rischio è che trovino notai disposti a trasferire, nell’arco di poche ore, le proprietà», sostiene) ma è evidente che gli ex soci hanno messo gli occhi anche su uno dei fiori all’occhiello del Gruppo Zonin: la tenuta di «Barboursvi­lle Vineyards», negli Usa. Intanto sulla scrivania del giudice Venditti continuano a piovere le richieste di nuovi sequestri. Il magistrato sembra intenziona­to ad aspettare la decisione del Riesame, al quale si rivolgeran­no i difensori degli indagati. La caccia al tesoro di Zonin è appena cominciata.

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L’ispettore L’ufficiale giudiziari­o e gli avvocati degli ex soci, al loro arrivo nella villa in cui vive Gianni Zonin, a Montebello Vicentino

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