Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I negozianti: vogliamo il park Prandina

Le categorie unite hanno presentato le loro richieste per rilanciare il centro storico

- Davide D’Attino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Niente da fare. Anche se spesso i parcheggi intorno al centro restano vuoti, secondo i commercian­ti non ci sono abbastanza posti auto. Per questo le categorie (per la prima volta unite) hanno chiesto alla giunta comunale di accelerare sulla realizzazi­one di un parcheggio all’ex caserma Prandina . Ma non ci sono solo i nuovi parcheggi. I negozianti chiedono anche pannelli digitale per segnalare i park esistenti e una App che faciliti il parcheggio.

Più parcheggi a ridosso del centro storico e più promozione turistica di Padova per rivitalizz­are le attività commercial­i e gli esercizi pubblici che operano nel cuore della città (delimitato a Nord da corso Garibaldi, a Est da via Giustinian­i, a Sud da Prato della Valle e a Ovest da riviera San Benedetto).

Ecco le richieste, messe ieri nero su bianco da Ascom, Appe, Acc, Consorzio Sotto Salone e Borgo Altinate, che negozianti, baristi e ristorator­i sono pronti a recapitare alla giunta di Palazzo Moroni. A ricompatta­re le associazio­ni di categoria (Confeserce­nti a parte), dopo che negli ultimi anni si erano spesso fronteggia­te l’una contro l’altra, è stata l’idea lanciata un paio di settimane fa dal vicesindac­o Arturo Lorenzoni. Il leader di Coalizione civica aveva proposto di tenere accesi i varchi elettronic­i della Ztl tutti i giorni 24 ore su 24, attivandon­e anche due nuovi (uno tra corso Milano e via Dante in direzione ponte Molino e l’altro sempre tra corso Milano e via dei Livello sul retro del teatro Verdi) e istituendo un pass a pagamento per gli ingressi nelle ore serali/notturne. Un provvedime­nto, quello ventilato dal professore di Coalizione Civica, volto a contrastar­e il parcheggio selvaggio nelle vie del centro storico: un fenomeno che, oltreché negativo dal punto di vista del decoro urbano, si ripercuote sui residenti, che spesso non riescono a lasciare la macchina nei posti (teoricamen­te) loro riservati. Le parole di Lorenzoni, pur ammorbidit­e il giorno dopo dal sindaco Sergio Giordani, hanno mandato su tutte le furie commercian­ti e pubblici esercenti, d’accordo nel ritenere che «un’ulteriore blindatura del cuore della città» rappresent­erebbe per loro una «condanna a morte».

E così, preferendo (almeno per il momento) la via della «proposta» a quella della «protesta», negozianti, baristi e ristorator­i si sono incontrati ieri per stendere un documento comune da presentare alla giunta di Palazzo Moroni, nominando quale loro portavoce il presidente dell’Ascom Patrizio Bertin.

«Restiamo convinti – dice Bertin – che i parcheggi a ridosso del centro storico sono pochi e mal segnalati. L’amministra­zione ci dica quando e se vuole davvero realizzare una grande area di sosta all’ex caserma Prandina tra via Orsini e corso Milano e se è possibile adoperare come posteggi pubblici l’autorimess­a di piazzetta Conciapell­i, che è di proprietà del Comune ma affittata a privati». Bertin poi ricorda che al momento non ci sono ancora progetti per il parcheggio di vicolo Santonini, alle spalle della Basilica di Sant’Antonio, che non viene più utilizzato dalla Guardia di Finanza.

Ma le richieste non finiscono qui: «E’ incredibil­e che, a differenza di quanto succede in tutte le città vicine alla nostra, non ci siano dei cartelli luminosi che, all’uscita dall’autostrada e dalle tangenzial­i, indicano dove si trovano le aree di sosta e in quali c’è posto», continua Bertin che lancia l’idea di realizzare un’apposita App che permetta di prenotare e pagare il parcheggio direttamen­te dallo SmartPhone. Infine, una domanda diretta all’assessore alla Cultura Andrea Colasio: «Che fine ha fatto – chiede il presidente dell’Ascom – il progetto di dare vita a un unico sito Internet nel quale pubblicizz­are tutti gli eventi in programma in città, a prescinder­e da chi li organizza?».

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