Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il quadro

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1 L’evento del 2026

Nel settembre 2019 il Comitato olimpico internazio­nale (Cio) dovrà scegliere la sede dei Giochi invernali del 2026. Entro oggi, quindi, i Paesi membri dovevano raccoglier­e le manifestaz­ioni di interesse delle singole località

2 La partita italiana

La prima città italiana a proporsi è stata Milano, sei mesi fa, su spinta del sindaco Sala. Quindi, a stretto giro, si è unita Torino. In Veneto, invece, si è cominciato a parlare di Cortina, come candidata capofila delle regioni dolomitich­e, solo dopo le ultime Olimpiadi di Corea

3 La scelta del Coni: Milano-Torino

Il Coni tuttavia si concentrav­a fin da subito su Milano e Torino, di fatto le uniche città a proporre formalment­e la loro disponibil­ità. Per i Giochi a Milano, il Coni commission­ava pure uno studio di fattibilit­à. Si arrivava così all’idea di una candidatur­a unica «Milano-Torino»

4 La corsa in extremis di Cortina

Ed eccoci a giovedì scorso, il giorno decisivo. In mattinata il Coni ufficializ­zava la scelta di Milano-Torino, sede prediletta da indicare al Cio. È stato a questo punto che, in extremis, dal Veneto arrivava la lettera che proponeva al Coni, per la prima volta, anche Cortina

5 Il percorso e le incognite

Il Coni si confronter­à con il nuovo governo (quando ci sarà): quindi presenterà il quadro al Cio, che deciderà quale località invitare al ballottagg­io finale. Contro Cortina pesano non solo lo sfavore del Coni, ma anche i ritardi nei lavori per i Mondiali 2021

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