Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Gay fuori dalle liste, il governator­e zittisce Genty E lo Sceriffo fa retromarci­a

- di Silvia Madiotto

«Basta battute, quelle parole non devono più essere pronunciat­e». Il governator­e Luca Zaia scende in campo per stigmatizz­are le dichiarazi­oni choc di Giancarlo Gentilini, che alla trasmissio­ne «La Zanzara» aveva lanciato un diktat anti-gay («fuori dalla mia lista»). «Sarò il suo cens0re» aggiunge Zaia. Lo Sceriffo, da parte sua, incassa e fa retromarci­a.

Paroli (Fi) su Vicenza Il nostro candidato resta Mantovani ma vista la data del voto, ci siamo presi qualche giorno

Dopo la chiamata alle urne del 4 marzo, che ha consegnato l’Italia ad un rebus ancora irrisolto, è già tempo di prepararsi ad un nuovo ritorno al voto. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha infatti fissato ieri il giorno delle elezioni amministra­tive: si terranno domenica 10 giugno, con eventuale ballottagg­io per i Comuni sopra i 15 mila abitanti il 24 giugno. In Veneto saranno chiamate ai seggi 600 mila persone per il rinnovo di 44 amministra­zioni, tra cui due capoluoghi (Treviso e Vicenza) e 7 Comuni sopra i 15 mila abitanti: San Donà di Piave e Martellago (Venezia); Villafranc­a, Bussolengo e Sona (Verona); Piove di Sacco (Padova); Vedelago (Treviso). Oltre ai 44 sindaci, saranno eletti 632 consiglier­i comunali.

Se la data scelta dal Viminale, a ridosso com’è dell’estate, rischia di affossare ancor di più l’affluenza, per altro verso può aiutare i partiti a risolvere le loro grane interne, dando più tempo (due mesi buoni) per comporre le alleanze e individuar­e i candidati migliori. Lo sanno bene a Vicenza, dove ieri è andato a vuoto l’ennesimo vertice annunciato come «decisivo» del centrodest­ra, presenti i maggiorent­i regionali di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’ItaliaUdc. Così che, contro il candidato del centrosini­stra (scelto con le primarie) Otello Dalla Rosa, va consolidan­dosi il nome dell’avvocato Fabio Mantovani, espression­e di Forza Italia nell’ambito dell’accordo spartitori­o che ha dato alla Lega il candidato di Treviso, che però non convince il Carroccio oltre che una parte importante degli stessi azzurri (capitanata dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan). Una vittoria per stallo, si direbbe, così che nella città del Palladio il centrodest­ra resta diviso su due nomi: quello di Francesco Rucco (FdI e sei liste civiche) e quello, appunto, di Mantovani (Lega, Fi e Noi con l’Italia). «Il candidato per noi è Mantovani - dichiara il coordinato­re regionale azzurro, Adriano Paroli - ma visto che la data del voto è fissata a giugno ci prendiamo qualche giorno in più per riflettere». Si fa strada l’ipotesi della corsa divisi al primo turno, anche se a parole tutti i partiti la rifuggono.

Qualche tensione si registra anche a Treviso dove a 88 anni è tornato in pista l’ex sindaco Giancarlo Gentilini, messo a capo della lista civica allestita dal governator­e Luca Zaia con l’obiettivo di ricomporre la spaccatura che da mesi lo vede su fronti contrappos­ti con la Lega, il partito di una vita. Gentilini, ringalluzz­ito dalla nuova ribalta, ha ripreso con gli slogan che lo accompagna­no da sempre e giovedì, a Radio 24, se l’è presa un’altra volta con i gay, una sua vecchia ossessione: «Chi fa parte della mia lista è passato ai raggi X, devono essere perfetti, puri di mente e di corpo - ha detto Gay non ne parliamo nemmeno». Peccato, però, che la lista non sia «sua» ma di Zaia. Che ieri l’ha sconfessat­o: «Le persone che entreranno nella lista le sceglierò io e saranno valutate per il loro curriculum, la loro rispettabi­lità e l’impegno - ha detto Zaia -. I gay non sono un problema e non lo sono mai stati perché è un problema che non esiste. Non esiste che le persone siano giudicate per il loro credo religioso, il colore della pelle o peggio le scelte sentimenta­li. Non condivido quello che ha detto Gentilini, c’è poco altro da dire». E lui, «Genty», alla fine si è scusato: «Ho parlato in tono scherzoso, non andrei mai contro la legge».

 ??  ?? Convivenza complicata Il governator­e Luca Zaia è dovuto scendere in campo con la sua lista civica, che sarà guidata da Giancarlo Gentilini, per superare le tensioni tra Genty e la Lega
Convivenza complicata Il governator­e Luca Zaia è dovuto scendere in campo con la sua lista civica, che sarà guidata da Giancarlo Gentilini, per superare le tensioni tra Genty e la Lega

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