Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Cassazione conferma le condanne per i finti 007
La Suprema corte respinge la richiesta di Sartoron
Nessuna revisione della pena per Giuliano Sartoron, veneziano di 46 anni condannato a due anni di carcere per un sequestro di persona, poi derubricato in violenza privata, che inizialmente vide coinvolto anche un carabiniere.
La Cassazione ha confermato la pena di Sartoron che insiema a un complice si era finto uno 007 per truffare due donne. Sartoron ora dovrà anche pagare duemila euro alla cassa delle ammende per il ricorso respinto. L’episodio, che risale al 2011, fece scalpore a Padova perché aveva tutti gli ingredienti di una torbida spy story. Sartoron insieme a Marco Sattin di Campolongo Maggiore (Ve) e a un carabiniere di Schio (poi assolto) erano stati arrestati nell’agosto di setta anni fa con l’accusa di aver messo in scena un finto ricatto per spillare a due donne 16 mila euro. Sartoron e Sattin avevano detto alle due donne di essere agenti delle forze speciali e si erano fatti consegnare il denaro, spiegando che le dovevano proteggerle dal fidanzato della ragazza, coinvolto in un (falso) traffico di droga. Per essere più convincenti i due avevano rapito e incappucciato il fidanzato e lo avevano condotto in casa delle due donne per un sommario interrogatorio.
I due (insieme al carabiniere) vennero condannati in primo grado, mentre il secondo grado ha scagionato il militare e derubricato le accuse nei confronti dei due veneziani. Ora, con la Cassazione, la sentenza diventa definitiva.