Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cappuzzo non ha mai risarcito ma il Tribunale dà il permesso

Uccise la moglie 12 anni fa, polemica sulla libera uscita

- R.Pol.

Secondo la procura di PADOVA Padova Gian Luca Cappuzzo, che 12 anni fa ammazzò la moglie che lo voleva lasciare, non può ancora andare in giro da solo per la città in permesso premio. Al contrario il tribunale di sorveglian­za con due dispositiv­i ha stabilito che l’ex medico padovano ha fatto un serio percorso riabilitat­ivo in carcere, pertanto il permesso sarà accordato. Ciò che resta sullo sfondo è la famiglia di Elena, che ancora non ha visto un euro di risarcimen­to. La sentenza è passata in giudicato e ora Cappuzzo sta affrontand­o la sua nuova vita fatta di un percorso di studi in giurisprud­enza, per i quali a breve potrebbe anche conseguire una laurea.

La famiglia Fioroni dal canto suo assiste alla crescita dei due figli di Cappuzzo e in tutti questi anni è andata avanti senza aspettarsi nulla da lui. Chi li conosce bene dice che il fratello Fabio e la mamma Nicoletta, che si erano costituiti parte civile e che dovevano ricevere 250 mila euro di risarcimen­to, non hanno visto un euro di quei soldi, e non sono state restituite nemmeno in parte le spese legali sostenute, circa 50 mila euro. Sarebbe stato un gesto simbolico almeno provare a restituire in parte il denaro alla famiglia Fioroni, non tanto per reale necessità di quest’ultima, ma come segno di scuse e ravvedimen­to. Nonostante questo il tribunale giudica positivo il comportame­nto di Cappuzzo. Il dramma della famiglia Fioroni, invece, non avrà mai un ristoro.

250 mila I soldi di risarcimen­to mai versati

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La condanna 10 anni fa Cappuzzo viene portato in carcere dopo la condanna di primo grado

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