Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dalla Regione nuova risoluzione «filo-russa»
Mentre gli occhi di tutto il VENEZIA mondo sono puntati sulla Siria, che rischia di diventare il teatro di una guerra «per interposto Paese» tra gli Stati Uniti (con Francia e Gran Bretagna) e la Russia (con l’Iran), il Veneto torna a farsi sentire al fianco di Vladimir Putin, con una risoluzione che nella forma vorrebbe difendere gli interessi delle imprese danneggiate dalle sanzioni verso Mosca (e dal conseguente embargo disposto dalla Russia verso l’Ue), ma nella sostanza si è risolta in una sequela di dichiarazioni a favore di Putin, con consiglieri di maggioranza a sostenere che «l’Europa è il vero nazismo». E intanto da Palazzo Ferro Fini si prepara a partire alla volta della Crimea una nuova delegazione, sempre capeggiata dal presidente del consiglio Roberto Ciambetti e dal consigliere Stefano Valdegamberi (quello della «Nazi-Ue»).
La risoluzione, proposta dall’assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, è passata con 36 voti a favore, 8 contrari e 2 astenuti. Ma le ragioni di Marcato, che molto ha insistito sul danno economico patito dalle aziende di qui (il leghista Fabiano Barbisan, tra gli altri, ha ricondotto alla guerra commerciale anche il suicidio di Egidio Maschio di Maschio-Gaspardo), sono presto state superate dal dibattito, non nuovo in Veneto, sulle ragioni delle sanzioni Ue e sulla bontà dell’annessione della Crimea da parte della Russia che ne sono all’origine. «Perché invece di chiedere all’Ue di togliere le sanzioni, che impediscono alla Russia di importare armi, non chiedete a Putin di togliere l’embargo, che colpisce frutta, verdura e materie prime?» ha chiesto Piero Ruzzante di LeU. A favore delle ragioni russe sono subito scesi in campo, oltre a Valdegamberi, i consiglieri di maggioranza Luciano Sandonà e Antonio Guadagnini, che hanno rivendicato il diritto all’autodeterminazione del popolo di Crimea. I dem Stefano Fracasso e Andrea Zanoni hanno invece insistito sulla marginalità delle esportazioni verso la Russia e sulla loro recente ripresa, peraltro. «Bisogna fermare la spirale negativa, che danneggia tutti - il commento di Ciambetti - . Basta col murocontro-muro, si riapra il dialogo».