Consulenze, controlli su Iliceto e Ferrara

Procura e Corte dei Conti al lavoro su 50 universitari, tra cui 15 ingegneri

Corte dei Conti e Procura. PADOVA Ha una doppia sponda di indagini l’accertamento su almeno una cinquantina di consulenze esterne condotte da alcuni docenti dell’Università negli ultimi anni. Il regolamento sugli incarichi parla chiaro e la materia è stata oggetto di sentenze che hanno via via segnato il perimetro entro il quale è legittimo prestare consulenza a enti privati o pubblici. Le fiamme gialle, su spinta del Miur che ha chiesto chiarezza in merito dopo alcuni scandali giudiziari, hanno analizzato decine di posizioni, soffermandosi su 15 docenti, per lo più ingegneri, che non avrebbero rispettato le norme per le consulenze. Altre posizioni sono al vaglio per omesso controllo.

Le relazioni su questi docenti verranno trasmesse alla Corte dei Conti, che valuterà caso per caso. Dal canto suo anche la Procura si sta muovendo per comprendere la legittimità di almeno due posizioni: quelle del professor Sabino Iliceto, a capo della Scuola di Cardiologia, e del professore emerito Santo Davide Ferrara, ex direttore della Scuola di medicina legale e tossicologo di fama internazionale, che fanno parte della nutrita schiera di docenti universitari inseriti nell’assistenza sanitaria pubblica. La Procura ha delegato la polizia giudiziaria di verificare numerose consulenze che i due avrebbero sottoscritto con centri sanitari convenzionate. In particolare ci sono consulenze per 600mila euro stipulate da Iliceto dal 2013 al 2018 con il Codivilla Putti di Cortina, con il Policlinico di Abano Terme e con Villa Serena. Quanto a Ferrara, si sta vagliando il contratto da 100mila euro stipulato nel 2016 con il policlinico di Abano per alcune consulenze.

La polizia giudiziaria deve verificare se i contratti rispettino le norme, anche perchè l’argomento è trattato da tanti regolamenti e leggi affrontate in varie sentenze, che hanno in larga parte bocciato le consulenze esterne dei professori.

Palazzo del Bo La sede dell’Università, finita al centro della doppia inchiesta di Procura e Corte dei Conti per le consulenze esterne dei docenti