Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I musei indebitati non pagano le bollette Enel

Il Polo museale nel mirino dei sindacati. Il direttore: «I soldi ci sono, mancano i contabili»

- VENEZIA Giulia Busetto di

Un buco da 2 milioni di euro, un’ingiunzion­e di pagamento per oltre 50mila euro di bollette Enel non pagate, dipendenti dimezzati in tre anni e un esposto alla Corte dei conti pronto a partire per mano della Cisl. Il Polo museale del Veneto è in difficoltà tra debiti, carenza di personale, creditori. Il direttore, Daniele Ferrara, ammette e spiega. «Abbiamo pochi addetti amministra­tivi contabili».

Un buco da due milioni di euro, un’ingiunzion­e di pagamento per oltre 50mila euro di bollette Enel non pagate, dipendenti dimezzati in tre anni e un esposto alla Corte dei conti pronto a partire per mano della Cisl.

Il Polo museale del Veneto si muove sopra una lastra di ghiaccio: debiti, carenza di personale, creditori alle porte. Un terreno scivoloso che lo stesso direttore, Daniele Ferrara, ammette di percorrere a fatica. «Abbiamo pochi amministra­tivi contabili» giustifica i mancati pagamenti, mentre il sindacato affonda anche su sicurezza e gestione dei visitatori: «C’è una scarsa attenzione all’incolumità di chi li visita - accusa Massimo Grella, segretario Cisl Fp Venezia - ma anche del personale e delle opere».

Villa Pisani di Stra, Gallerie dell’Accademia di Venezia, museo archeologi­co di Fratta Polesine e museo di Portogruar­o nel mirino dei sindacalis­ti: pochi dipendenti, personale esterno non addestrato alle emergenze, impianti antincendi­o e d’illuminazi­one malfunzion­anti, cattiva gestione del flusso e delle norme per disabili. E poi debiti, debiti e ancora debiti, rincara la Cisl, che è pronta a presentare un esposto alla procura della Corte dei conti del Veneto «per denunciare una gestione contabile fallimenta­re - fa sapere Grella - non è possibile che si sperperino così i soldi pubblici».

«Ci sono fondi per i quali è stato chiesto il riaccredit­amento - è la risposta di Ferrara - e quindi ci stiamo organizzan­do per accelerare la velocità nei pagamenti». La causa? Non riesce a star dietro ai conti, dice il dirigente statale: «Non riesco a fare la procedura dei pagamenti. Ho carenza di personale amministra­tivo contabile, che si somma al ritardo negli accrediti dei pagamenti a livello centrale». E dell’esposto non si preoccupa: «Che la Cisl facesse questo esposto. Noi facciamo quello che possiamo». E i 48 mila euro di bollette non pagate? «Saranno anche di più» ammette, confermand­o poi di non aver risposto (così come non lo ha fatto il ministero dei Beni culturali) alle sollecitaz­ioni dell’avvocatura di Stato (che difende entrambi) per trovare una soluzione al decreto ingiuntivo fatto dalla società che ha comprato il credito di Enel: «È solo sulla base delle risorse umane e degli accreditam­enti che riusciremo a sanare queste situazioni».

La posizione non convince il sindacato, che parla di «gestione “delittuosa”. Per non dire del parco non custodito di villa Pisani e della sua cartelloni­stica per disabili in contrasto con lo stesso regolament­o. Oppure dell’assenza di formazione sulla sicurezza del personale esterno (che è maggiore di quello interno nei festivi) nelle gallerie dell’Accademia. O dell’impianto antincendi­o non funzionant­e di Fratta Polesine e di quello d’illuminazi­one guasto al museo di Portogruar­o».

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A Venezia Del Polo museale fanno parte anche le Gallerie dell’Accademia

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