Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Meningite, morta l’anziana ricoverata
La crisi mercoledì, in un hotel di Abano dov’era in vacanza. Ieri il decesso in ospedale
Non ce l’ha fatta Lucia Covasso. L’anziana bellunese, ricoverata l’11 aprile al reparto di Rianimazione dell’Azienda ospedaliera con la diagnosi meningite, è ieri mattinata. La donna, 83 anni, era in vacanza da una settimana all’hotel Bologna di Abano Terme insieme a un’amica di 86 anni per sottoporsi ad alcuni trattamenti. Mercoledì scorso il ricovero: il personale dell’albergo l’aveva trovata svenuta in camera. Inutili i trattamenti in ospedale.
E’ durata pochi giorni l’agonia di Lucia Covasso, l’anziana di Mel, nel Bellunese, colpita da una forma contagiosa di meningite. La donna, 83 anni, è morta ieri mattina nel reparto di Rianimazione dell’Azienda ospedaliera di Padova, dove era ricoverata da mercoledì.
Ed è proprio nel Padovano che Lucia ha manifestato i primi sintomi. Era arrivata ad Abano Terme sabato scorso insieme a un’amica di 86 anni. Il loro progetto era quello di sottoporsi a qualche trattamento termale ma, soprattutto, di svagarsi e riposarsi. Un obiettivo che avevano messo in pratica l’anno precedente, quando per la prima volta si erano recate sui Colli Euganei per una breve vacanza. E fino alla serata di martedì tutto era andato secondo i piani. Poi, però, mercoledì mattina, Lucia non si è presentata a colazione. La sua camera era avvolta nel silenzio, così il personale dell’hotel è entrato, trovando l’anziana priva di sensi.
In ospedale, dove è stata trasportata d’urgenza, i medici hanno impiegato appena un’ora per la diagnosi: choc settico provocato da meningite. L’aver scoperto la malattia in modo così rapido ha permesso ai sanitari dell’Usl 6 di sottoporre immediatamente i fisioterapisti e i camerieri entrati in contatto con la malata alla profilassi antibiotica, scongiurando così il rischio di un contagio tra gli ospiti del centro termale. E lo stesso hanno fatto i colleghi bellunesi con i parenti dell’anziana, visto che con tutta probabilità l’infezione è stata contratta a Mel, e non nel Padovano.
Mentre le condizioni di Lucia peggioravano, i test hanno anche individuato che il meningococco che l’aveva colpito apparteneva al ceppo «C», contagioso ma coperto dal vaccino. Per Lucia era ormai solo questione di ore: le sue condizioni, all’arrivo in ospedale, erano già molto gravi e sono peggiorate fino a quando, ieri mattina, si è spenta.
Abitava nella piccola frazione di Campo San Pietro, a Mel, dove conduceva una vita molto ritirata. L’anziana abitava da sola. «La vedevo spesso. Veniva in chiesa ogni domenica, ma non ho mai avuto modo di approfondire la conoscenza» racconta il parroco del paesino bellunese, don Stefano Sitta, che mercoledì celebrerà il funerale..
A Padova La donna, 83 anni, bellunese, si è spenta ieri in ospedale