Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Viaggi, occhiali e orologi per chi vota la campagna elettorale dei sindacati
Rinnovo delle Rsu in ospedale e all’Usl. Guerra di gadget tra Cgil, Cisl e Uil
Mentre i politici le campagne elettorali le fanno a suon di spot, promesse che sanno già di non poter mantenere e bordate contro gli avversari, le sigle della sanità preferiscono prendere gli elettori a caramelle e regali. In vista del rinnovo dei rappresentanti sindacali di Azienda ospedaliera (sono 52) e Usl 6 Euganea (64) previsto nell’ambito del cambio dei quadri del pubblico impiego fissato per i prossimi 17, 18 e 19 aprile, per convincere il personale del comparto (infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi) a presentarsi alle urne Cgil, Cisl e Uil stanno donando di tutto.
A fare più scalpore è il volantino firmato dalla Uil e diffuso anche su Facebook: «Prima di andare a votare passa in sede o contatta un nostro delegato. Ti daremo un simpatico gadget e parteciperai a una lotteria dove sono messi in palio favolosi viaggi». Qualcuno ha pensato a un fake, ma è tutto vero. «E’ un modo per restituire agli iscritti l’avanzo di cassa che ogni anno ammonta a circa 500 euro e di chiudere così il bilancio in pareggio — spiega Stefano Tognazzo, segretario provinciale della Uil e candidato per l’Usl 6 —. Il gadget è una card che consente al tesserato e alla sua famiglia uno sconto del 30% su prestazioni sanitarie, anche odontoiatriche, in centri di tutta Italia. In più contiene l’assicurazione obbligatoria per tutto il personale sanitario. I viaggi in palio sono i cofanetti da 90 euro l’uno che prevedono tre giorni a scelta in una delle 400 strutture del Paese convenzionate, all inclusive. Ne mettiamo in palio 4. E’ un incentivo a venire a votare — chiude Tognazzo — quest’anno c’è in ballo il nuovo contratto».
La Cisl regala orologi e caramelle col proprio logo e la Cgil occhiali da sole con la scritta «Vota Cgil», penne, matite e cioccolatini avvolti in una stagnola rossa con l’invito: «Vota i buoni». Un orologio bianco digitale è invece il gadget del Nursind, sigla degli infermieri. «A differenza delle elezioni amministrative o politiche, valide indipendentemente dal numero di votanti, le nostre consultazioni devono raggiungere il quorum del 50% degli aventi diritto più uno, quindi dobbiamo esortare le persone a esprimersi — motiva Daniele Giordano della Cgil —. Le aziende sanitarie diventano le urne più grandi del Veneto, ci lavorano 100mila dipendenti del pubblico impiego».
Tognazzo e Giordano Se non raggiungiamo il quorum del 50% più uno, le elezioni vanno rifatte. Incentiviamo il voto