Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’ospedale di Adria è sul viale del tramonto ma Zaia non ci sente
In occasione dell’ultima campagna elettorale per le elezioni comunali ho assistito ad uno spezzone di comizio di Luca Zaia, che lanciava i suoi strali verso coloro che osavano affermare che l’ospedale di Adria era sul viale del tramonto. In seguito, il 19 luglio 2017, l’allora sindaco di Adria è stato sentito dalla Quinta Commissione Regionale (sanità), che ha accolto un documento sottoscritto da tutti i sindaci del Delta per il potenziamento dell’ospedale adriese, ed è stato costituito, per promuovere la salute nel territorio, un comitato cittadino che finora nulla di concreto ha fatto o poteva fare. Ecco alcuni dati obiettivi che smentiscono le promesse di Zaia. Il primario di ortopedia si è trasferito in altra struttura ed il suo posto è vacante; idem il primario di ginecologia che è sempre a Rovigo; ad urologia è rimasto solo il primario e l’équipe del primario chirurgo ha perso due unità. Una gastroenterologa ha vinto un concorso ed è passata a Ferrara senza essere stata più sostituita; il primario di oculistica è quello di Rovigo ed il personale medico è carente. Il reparto di ginecologia era stato dotato di una «casa parto» all’avanguardia, con possibilità di far nascere il proprio figlio in acqua, pare invece inevitabile il suo declino. Cosa diventerà? Si avvicina la data delle nuove elezioni comunali, vedremo se Zaia avrà la faccia tosta di venire a raccontare un’altra bella favola.