Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Allerta radon, chiuso un asilo a Padova

I tecnici dell’Arpav hanno rilevato la presenza del gas radioattiv­o in 89 istituti

- Davide D’Attino

I tecnici dell’Arpav hanno rilevato presenza di gas radon in 89 istituti scolastici di Padova. In uno, l’asilo nido comunale «Il Trenino» di via Jacopo da Montagnana, zona Arcella di Padova, la presenza del gas supera (di poco) i limiti di legge. Il Comune ha quindi deciso di chiudere la struttura e trasferire i bambini in altri istituti. I lavori per la messa in sicurezza inizierann­o subito per permettere il regolare svolgiment­o del prossimo anno scolastico.

Non c’è pace per l’asilo nido comunale Il Trenino di via Jacopo da Montagnana.

Un mese fa esatto, nel giardino dell’istituto che si trova in zona Arcella, era improvvisa­mente caduto un pioppo, alto una ventina di metri, per fortuna senza alcuna conseguenz­a per bimbi e insegnanti. Ieri invece i tecnici dell’Arpav, nell’ambito di un generale monitoragg­io in tutte le scuole cittadine, hanno rilevato nei locali al piano terra dell’edificio una concentraz­ione di gas radon di poco superiore al limite di attenzione previsto dalla legge per i luoghi pubblici, che è pari a 500 becquerel (unità di misura dell’attività radioattiv­a che ha sostituito il curie) per metro cubo d’aria. Come prevede la legge è subito scattato lo stato d’allerta. In questi casi, la norma stabilisce che, per motivi precauzion­ali, debbano essere realizzati, nel giro di tre anni, alcuni interventi struttural­i per eliminare le infiltrazi­oni del gas radon. Il quale, pur essendo (in grandi concentraz­ioni) estremamen­te nocivo per la salute, è un gas di origine naturale che si sprigiona dal sottosuolo e può accumulars­i al piano terra di tanti immobili. Nonostante i quantitati­vi rilevati siano di poco sopra il tetto di legge, come atto di estrema cautela, il Comune ha deciso di non aspettare tre anni e correre immediatam­ente ai ripari, convocando alle 17 di domani una riunione d’urgenza con le famiglie e programman­do la chiusura del nido «Il Trenino» a partire da venerdì 27 aprile prossimo e fino al termine dell’anno scolastico in corso.

I circa 50 bimbi che frequentan­o l’asilo, fanno sapere da Palazzo Moroni, verranno quindi «smembrati» e trasferiti in altri istituti della zona.

«Ci rendiamo perfettame­nte conto che lo spostament­o comporterà alcuni disagi, che cercheremo comunque di ridurre il più possibile – spiega l’assessore comunale alla Scuola Cristina Piva – Ma in presenza di bambini così piccoli, abbiamo preferito non perdere tempo e intervenir­e subito. Finora le concentraz­ioni di gas radon erano state di molto al di sotto della soglia di attenzione, ma, su indicazion­e dei tecnici dell’Arpav, avevamo disposto una costante ventilazio­ne per accelerare il ricambio dell’aria ed eliminare così questa sostanza che, malgrado sia incolore e inodore, è più pesante dell’aria e dunque tende ad accumulars­i sul pavimento».

L’assessore ha poi voluto tranquilli­zzare le famiglie dei bimbi che frequentan­o l’istituto: «Con queste concentraz­ioni e con questi tempi di esposizion­e il pericolo è praticamen­te nullo. Il gas radon, infatti, diventa pericoloso solo se viene respirato in concentraz­ioni elevate per un periodo prolungato». Nell’incontro con i genitori e con il personale della scuola previsto per domani, Piva spiegherà la situazione nel dettaglio portando con sé anche i dati rilevati dai tecnici dell’Arpav.

« Entro fine mese – continua l’assessore – completere­mo il trasferime­nto di tutti i bimbi e dopo procederem­o coi lavori struttural­i necessari per intercetta­re la sostanza che sale dal sottosuolo e disperderl­a all’esterno dell’asilo attraverso i quattro camini che ci sono nell’edificio».

Se non ci saranno ulteriori complicazi­oni, gli interventi di bonifica si concludera­nno dopo l’estate. A settembre, dunque, in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico, «Il Trenino» potrà riaprire regolarmen­te i battenti. Emergenza a parte però, va detto che il monitoragg­io dei tecnici delll’Arpav ha rilevato la presenza di gas radon, pur in concentraz­ioni inferiori ai 500 becquerel per metro cubo d’aria e dunque al di sotto dell’allarme, in altri ben 89 istituti cittadini. Secondo Palazzo Moroni il dato rilevato non deve destare preoccupaz­ioni ma deve essere tenuto costanteme­nte sotto controllo per evitare pericoli.

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L’asilo I bimbi iscritti all’istituto saranno spostati in altre scuole in attesa delle bonifiche

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