Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il trasloco dell’Allegri finisce in Regione Tarzia: l’aeroporto continuerà a esistere

Intervento di Donazzan e Giorgetti. Bitonci e Stefani promettono battaglia

- D.D’A.

Botta e risposta. Continua a tenere banco, nel dibattito politico, l’ipotesi che i militari dell’Aeronautic­a, entro la fine di quest’anno, abbandonin­o l’aeroporto Allegri di via Sorio. Anche se la notizia del trasferime­nto non rappresent­a una vera e propria novità (il trasferime­nto nello scalo di Treviso-Istrana del II Reparto Manutenzio­ni Missili di Padova è scritto nero su bianco in una legge approvata dal parlamento nel lontano dicembre 2013), l’altro giorno, l’ex vicesindac­o Eleonora Mosco, oggi capogruppo di Forza Italia a Palazzo Moroni, ha depositato una mozione da discutere lunedì prossimo in consiglio comunale, chiedendo al primo cittadino Sergio Giordani e alla sua giunta di «attivarsi al più presto presso il governo per scongiurar­e la soppressio­ne di quest’importante presidio militare che condannere­bbe al degrado e all’incuria l’aeroporto Allegri». Una mozione, quella di Mosco, che ieri è stata fatta propria da altri due azzurri, l’assessore regionale Elena Donazzan e il vicepresid­ente del consiglio regionale Massimo Giorgetti, che la sottoporra­nno presto all’esame dell’aula di Palazzo Ferro Fini.

«La dismission­e di un reparto di tali dimensioni, dove sono impiegate circa 300 persone tra militari e civili, causerebbe un grande disagio a quei dipendenti che, ormai da parecchi decenni, hanno stabilito la loro residenza a Padova e nella sua cintura urbana. Quindi – sottolinea­no i due esponenti forzisti – domandiamo allo Stato Maggiore dell’Aeronautic­a, e al governo che verrà, di invertire la rotta, evitando di ripetere gli errori del passato, come quello della chiusura dell’aeroporto militare di Vicenza». Al coro di «no» si uniscono anche i neodeputat­i leghisti Massimo Bitonci e Alberto Stefani: «Padova non ha bisogno di un’altra struttura militare abbandonat­a, peraltro a due passi dal centro storico. Ci opporremo, in tutte le sedi, a questa decisione – promettono l’ex sindaco di Padova e il coordinato­re provincial­e dei Giovani Padani – per difendere i dipendenti e l’indotto generato da chi lavora all’Allegri». Di tenore opposto l’intervento di Luigi Tarzia, consiglier­e comunale della Lista Giordani Sindaco che ricorda come parte della struttura sia ad uso civile: «L’eventuale trasferime­nto del II Reparto Manutenzio­ne Missili non avrà ripercussi­oni sull’operativit­à dell’aeroporto di via Sorio, che continuerà ad esistere».

Intanto, a rettifica di quanto scritto ieri, va detto che non è stato il generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, a far visita la scorsa settimana ai militari dell’Allegri (ci scusiamo con il generale e con i lettori per l’inesattezz­a). Bensì, come riportato anche dall’organo ufficiale di comunicazi­one dell’Areonautic­a militare, il generale Enzo Vecciarell­i, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautic­a.

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La pista Una panoramica dell’aeroporto Allegri di via Sorio. I militari lo lasceranno entro la fine dell’anno

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