Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Prima condanna per omicidio stradale: 69 mesi

Sara Paccagnell­a guidava ubriaca e con il cellulare, uccise un’insegnante di 59 anni

- R.Pol.

Ha atteso i giudici seduta, con sguardo basso, sapendo che in ogni caso sarebbe andata incontro ad una pena esemplare. E così è stato: il presidente del tribunale collegiale Claudio Marassi ha condannato Sara Paccagnell­a a cinque anni e 9 mesi, per essersi messa alla guida della sua auto e aver ucciso in un incidente una donna di 59 anni. La tragedia avvenne nel tardo pomeriggio del 25 giugno 2016 lungo la bretella che collega Abano Terme a Padova. Paccagnell­a era a bordo della sua Bmw quando, per i riflessi attenuati dall’alcol e per disattenzi­one (stava armeggiand­o con il cellulare) centrò in pieno l’utilitaria in cui viaggiava Paola Rosa Tanga, 59 anni, insegnante di Mestrino, che morì sul colpo.

L’incidente fu uno tra i primi in Italia, di certo il primo in Veneto, in cui venne applicato il reato di omicidio stradale, introdotto alcuni mesi prima. L’aggravante in questo caso era lo stato di ubriachezz­a, certificat­o con alcuni prelievi fatti entro qualche ora dal sinistro e il fatto di stare utilizzand­o un’applicazio­ne del cellulare, condizioni che hanno portato la donna ad invadere la corsia opposta, in cui viaggiava l’insegnante. Il processo è iniziato lo scorso ottobre dopo che era stato deciso il risarcimen­to alla famiglia della vittima. In questo modo la parte civile è rimasta fuori dal processo.

Nel corso del dibattimen­to molto si è discusso del grado di ubriachezz­a della donna, che non si era sottoposta subito ad alcoltest. Di certo il livello di alcol nel sangue era molto superiore al consentito, visto che qualche ora dopo l’impatto il tasso registrato era pari a 2,1 grammi per litro, quando il limite non deve superare lo 0,5. Subito dopo l’incidente, Paccagnell­a ammise di aver bevuto troppo, due spritz, per la precisione, insieme al marito che si trovava in Friuli per problemi di salute.

Il pubblico ministero che aveva coordinato le indagini, Federica Baccaglini, aveva chiesto 9 anni per lei: 8 anni per l’omicidio stradale e uno per la guida in stato di ebrezza. Il tribunale è stato più clemente, ma oltre alla pena all’imputata è stata revocata la patente e confiscata l’auto. Paccagnell­a è uscita dall’aula con lo sguardo basso, accompagna­ta dal suo avvocato.

La legge La legge sull’omicidio stradale è stata approvata a marzo 2016 L’impatto Lo scontro avvenne il 25 giugno del 2016 sulla strada tra Abano e Padova

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