Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fuga dal centro e negozi vuoti «Analisi demografic­a urgente»

Paulon: capire perché tutti se ne vanno. Via Trento? Forse aprirà alle auto

- Natascia Celeghin

Vie del centro storico della «Città delle rose» sempre più vuote. Serrande abbassate, vetrine sporche di negozi ormai abbandonat­i. Un fenomeno che si verifica da un po’ in tutta l’area delle due piazze principali, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, ma in particolar modo in via Badaloni. L’assessore comunale al Commercio e alla Viabilità, Luigi Paulon ha chiesto un’analisi socio demografic­a per capire cosa sta succedendo e andare a fondo alla questione.

«Ho chiesto al settore statistica degli uffici comunalisp­iega Paulon- di raccoglier­e i dati dal 2008 ad oggi per capire eventuali cali o migrazioni degli abitanti. Questo mi servirà, dati alla mano, per spiegare razionalme­nte lo svuotament­o dei quartieri come quelli del centro».

Dati migratori che scattano una fotografia socio demografic­a della Rovigo di 10 anni sino ad oggi con l’obiettivo di capire il perché de lla chiusura di molte attività in zone centraliss­ime. «Perché chiudono il panificio di riferiment­o, la pizzeria, piuttosto che il negozio di scarpe?- si interroga l’assessore Paulon- non è solo una questione di cambio della viabilità ma bisogna andare a fondo».

Per rianimare commmercia­lmente via Badaloni l’ipotesi era quella di aprire via Trento come laterale in uscita da Corso del Popolo. «Potrebbe essere una proposta- precisa Paulon- stiamo vagliando la possibilit­à di riaprire via Trento in modo tale che si possa accedere direttamen­te a Via Badaloni. Ma non è di certo la soluzione definitiva che risolve i problemi delle serrande abbassate».

Non sembra essere perciò solo una questione di viabilità da modificare per far tornare i clienti ad acquistare. «Serve capire perché le persone migrano, si spostano anche da precisi quartieri, cercando di capire alla base la causa. Prezzi troppo alti? Troppo rumore o confusione?» si interroga l’assessore comunale.

Nel frattempo, il Put (Piano unico del traffico) preparato mesi fa dal settore Viabilità di Palazzo Nodari è al vaglio, secondo le normative vigenti, del Vas (Valutazion­e ambientale strategica). In tema di riqualific­azione e del rilancio di alcuni stabili del centro storico di proprietà del Comune, si dilatano ancora una volta i tempi per la ristruttur­azione dell’ex biglietter­ia di piazzale di Vittorio. Per la vendita dell’immobile si andrà infatti a bando di gara, come impongono le normative, e non ci sarà nessuna compravend­ita diretta tra il Comune e la sua partecipat­a come doveva essere sino all’anno scorso. Lo hanno comunicato ufficialme­nte i dirigenti comunali di competenza. Sino al 2017 sembrava che la municipali­zzata al cento per cento, Asm Spa, fosse pronta ad acquistare lo stabile, valutato circa un milione di euro come indicato nel piano delle alienazion­i di Palazzo Nodari. Alessandro Duò amministra­tore unico di Asm Spa aveva infatti presentato in consiglio comunale il progetto.

In piazzale di Vittorio sarebbero potuti sorgere spazi per uffici, bar e un piccolo cinema. Ora Asm Spa dovrà vincere a tutti costi il bando di gara per riqualific­are il «mostro» di cemento a pochi passi dal centro storico, ex sede della stazione delle corriere e destinato ancora a restare chiuso.

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In crisi Corso del Popolo e le vie adiacenti si stanno svuotando di negozi storici e di vecchi residenti

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