Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fuga dal centro e negozi vuoti «Analisi demografica urgente»
Paulon: capire perché tutti se ne vanno. Via Trento? Forse aprirà alle auto
Vie del centro storico della «Città delle rose» sempre più vuote. Serrande abbassate, vetrine sporche di negozi ormai abbandonati. Un fenomeno che si verifica da un po’ in tutta l’area delle due piazze principali, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, ma in particolar modo in via Badaloni. L’assessore comunale al Commercio e alla Viabilità, Luigi Paulon ha chiesto un’analisi socio demografica per capire cosa sta succedendo e andare a fondo alla questione.
«Ho chiesto al settore statistica degli uffici comunalispiega Paulon- di raccogliere i dati dal 2008 ad oggi per capire eventuali cali o migrazioni degli abitanti. Questo mi servirà, dati alla mano, per spiegare razionalmente lo svuotamento dei quartieri come quelli del centro».
Dati migratori che scattano una fotografia socio demografica della Rovigo di 10 anni sino ad oggi con l’obiettivo di capire il perché de lla chiusura di molte attività in zone centralissime. «Perché chiudono il panificio di riferimento, la pizzeria, piuttosto che il negozio di scarpe?- si interroga l’assessore Paulon- non è solo una questione di cambio della viabilità ma bisogna andare a fondo».
Per rianimare commmercialmente via Badaloni l’ipotesi era quella di aprire via Trento come laterale in uscita da Corso del Popolo. «Potrebbe essere una proposta- precisa Paulon- stiamo vagliando la possibilità di riaprire via Trento in modo tale che si possa accedere direttamente a Via Badaloni. Ma non è di certo la soluzione definitiva che risolve i problemi delle serrande abbassate».
Non sembra essere perciò solo una questione di viabilità da modificare per far tornare i clienti ad acquistare. «Serve capire perché le persone migrano, si spostano anche da precisi quartieri, cercando di capire alla base la causa. Prezzi troppo alti? Troppo rumore o confusione?» si interroga l’assessore comunale.
Nel frattempo, il Put (Piano unico del traffico) preparato mesi fa dal settore Viabilità di Palazzo Nodari è al vaglio, secondo le normative vigenti, del Vas (Valutazione ambientale strategica). In tema di riqualificazione e del rilancio di alcuni stabili del centro storico di proprietà del Comune, si dilatano ancora una volta i tempi per la ristrutturazione dell’ex biglietteria di piazzale di Vittorio. Per la vendita dell’immobile si andrà infatti a bando di gara, come impongono le normative, e non ci sarà nessuna compravendita diretta tra il Comune e la sua partecipata come doveva essere sino all’anno scorso. Lo hanno comunicato ufficialmente i dirigenti comunali di competenza. Sino al 2017 sembrava che la municipalizzata al cento per cento, Asm Spa, fosse pronta ad acquistare lo stabile, valutato circa un milione di euro come indicato nel piano delle alienazioni di Palazzo Nodari. Alessandro Duò amministratore unico di Asm Spa aveva infatti presentato in consiglio comunale il progetto.
In piazzale di Vittorio sarebbero potuti sorgere spazi per uffici, bar e un piccolo cinema. Ora Asm Spa dovrà vincere a tutti costi il bando di gara per riqualificare il «mostro» di cemento a pochi passi dal centro storico, ex sede della stazione delle corriere e destinato ancora a restare chiuso.