Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Zonin, nelle case beni per 320 mila euro E Consoli potrà andare all’estero

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Nessuna discussion­e ieri al Tribunale del Riesame di Vicenza sul ricorso presentato dall’ex presidente di Bpvi, Gianni Zonin, contro i sequestri preventivi dei suoi beni mobili nelle abitazioni di Montebello e Vicenza. Sequestri a cui ha dato il benestare il giudice Roberto Venditti e che sono stati eseguiti nelle scorse settimane dai legali di alcune parti civili, in particolar­e Michele Vettore e Renato e Pietro Bertelle. L’avvocato di Zonin, Enrico Ambrosetti, alla fine vi ha rinunciato. I sigilli restano su tappeti, argenteria, quadri, oggetti d’arredo, librerie e scrittoi e altri mobili di pregio. Un valore complessiv­o (forfettari­o), quantifica­to dall’ufficiale giudiziari­o, in poco meno di 285 mila euro per i beni a Montebello e di quasi 38 mila per quelli nella casa a Vicenza, in Contra’ Pozzetto. «Il risultato di oggi è stato positivo vista la rinuncia al Riesame, ma è solo un primo piccolo passo di un percorso molto lungo», il commento dell’avvocato Vettore. Nei prossimi giorni il legale di Zonin potrebbe presentare ricorso al Riesame anche per i beni immobili «congelati»: abitazioni e terreni. E intanto sabato si torna in aula per il processo sul crac Bpvi: potrebbero essere migliaia i risparmiat­ori a mettersi in fila per costituirs­i parte civile nel secondo troncone d’indagine che si riunisce al primo, ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia, Bce e Consob, in riferiment­o all’aumento di capitale 2014.

Intanto, nel parallelo procedimen­to su Veneto Banca a Treviso da domani l’ex amministra­tore delegato Vincenzo Consoli riavrà il passaporto e potrà andare all’estero. Nella richiesta di conferma delle misure cautelari emesse dal tribunale di Roma, il pm Massimo De Bortoli non ha inserito anche il divieto di espatrio, imposto nel febbraio 2017 quando, dopo sei mesi di arresti domiciliar­i, Consoli era tornato libero. I termini sono ormai quasi scaduti e chiederne la conferma non avrebbe avuto senso. Il gip Bruno Casciarri, invece, sta valutando se confermare o meno il sequestro della villa di Consoli e i conti correnti della moglie. Oggi ultimo giorno utile per il deposito e il magistrato si è preso tutto il tempo disponibil­e per analizzare la mole di documenti arrivata. Oggi intanto anche udienza davanti al giudice fallimenta­re Antonello Fabbro per la dichiarazi­one d’insolvenza. (b.c.-m.c.)

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