Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Multe azzerate ai clienti dell’amico carrozziere, condannati tre vigili
Tra loro Benedetto Allegro, ex comandante di Abano
Abuso d’ufficio, falso e truffa aggravata. Questi i reati di cui sono accusati l’ex comandante della polizia municipale di Abano Terme Benedetto Allegro, i colleghi Moreno Grossole e Francesco Piccolo e Nicola Destro, titolare di una carrozzeria. Ieri il presidente del collegio giudicante Claudio Marassi ha emesso nei confronti di tutti e quattro una sentenza di condanna: un anno e sette mesi ad Allegro, un anno a Destro e nove mesi a Piccolo e Grossole. Per i giudici è provata quindi l’accusa di aver fatto archiviare dodici multe a carico di alcuni clienti che utilizzavano le auro sostitutive di Destro, grande amico di Allegro.
L’inchiesta venne avviata dalla procura quando giunse la notizia che qualcuno aveva fatto in modo di azzerare poco meno di duemila euro di multe prese dai clienti di Domina, carrozzeria di cui Destro è titolare. Da una perquisizione a Destro saltò fuori il computer di Allegro, che all’epoca già non lavorava più per il comune di Abano, nel quale era contenuta una mail in cui l’ex comandante chiedeva ai due colleghi in forze al comando di Padova di togliere le multe dell’amico. I due, inferiori di grado rispetto al comandante, hanno eseguito gli ordini: sono entrati nel sistema informatico del Comando e hanno avviato le pratiche per l’archiviazione. Hanno eseguito l’ordine del capo senza opporsi e non hanno denunciato quello che era a tutti gli effetti un abuso. Tuttavia durante l’indagine le loro dichiarazioni sono state determinanti per circoscrivere il perimetro di azione di Allegro, infatti tutti gli imputati hanno avuto il riconoscimento delle attenuanti, tranne Allegro.
Le dodici multe sono risalenti al periodo che va dal marzo 2012 al gennaio del 2014. Per togliere le contravvenzioni i due agenti di polizia municipale erano entrati nel server di registrazione delle multe e hanno apposto i codici 99 (pagato) e 45 (illecito insussistente) del tutto arbitrariamente. Il licenziamento di Allegro nel 2014 fece scalpore perché aveva tutta l’aria di essere una ritorsione dell’allora sindaco Luca Claudio. I due non erano in buoni rapporti: Allegro diceva di essere a conoscenza di mazzette che giravano intorno all’ex sindaco (fatti accertati nel 2016), per questo sarebbe stato licenziato. Il tutto alimentava chiacchiere e dissapori che sono cresciuti in un clima avvelenato come quello termale nel periodo precedente all’inchiesta per tangenti. Che sia stato Claudio a fare la spia poco conta: i fatti accertati a carico di Allegro sono risultati veri.
Il trucco Dimostrato che gli agenti entravano nel server e cambiavano i codici arbitrariamente