Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Palpeggiav­a la nipote, nonno-orco a processo

Imputato un 84enne polesano. Ma la difesa chiama a testimonia­re i suoi familiari

- Antonio Andreotti

Per l’accusa un 84enne ROVIGO polesano avrebbe toccato nelle parti intime la nipote oggi 27enne per 15 lunghissim­i anni, dal 2001 al 2016. Per la difesa (avvocato Barbara Bisaglia) la vicenda è molto diversa. Tanto che, come testimoni a favore dell’imputato, saranno chiamati moglie e figlia, quest’ultima madre della parte offesa che non s’è costituita parte civile nel procedimen­to.

Dopo il rinvio a giudizio in udienza preliminar­e dell’anziano, si preannunci­a molto combattuto il processo per violenza sessuale che inizia il 5 luglio in Corte d’Assise a Rovigo.

Secondo la ricostruzi­one della Procura la 27enne avrebbe iniziato a subire molestie dal nonno materno all’età di dieci anni. Nessun rapporto sessuale completo, ma una serie lunghissim­a di palpeggiam­enti avvenuti dentro le mura di casa, dato che la minore abitava coi nonni materni e la madre.

Poi nel 2016 la svolta. La giovane si trova un fidanzato e questo l’aiuta a parlare con la madre delle molestie subite. A riprova di questo, intercetta una telefonata del nonno nella quale quest’ultimo le avrebbe proposto di fare sesso in cambio di denaro. La giovane va dai carabinier­i e denuncia. Nel corso delle indagini c’è un incidente probatorio, l’ascolto in forma protetta della giovane che conferma tutto.

La difesa però si dice pronta a dare battaglia in aula. Non solo chiamando a testimonia­re la nonna e la madre della giovane, ma anche la telefonata registrata certamente finirà nel mirino. «Cercheremo di dimostrare che il file audio potrebbe esser stato modificato» conclude l’avvocato Bisaglia.

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