Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rogo Cinergia, spunta il dolo
Tizian, il gestore del multisala bruciato: «Il verbale dei vigili del fuoco esclude cause accidentali». L’edificio ancora senza stime precise dei danni
L’incendio del «Cinergia» potrebbe non essere accidentale. È quanto emergerebbe dal verbale consegnato dai vigili del fuoco ai proprietari dello stabile, la società «Sagittario» e all’altra società che gestiva il multisala, la «Cinergia».
«Nel documento i vigili del fuoco spiegano che ci sono cinque casi tipici per cui si sviluppa un incendio — afferma Alessandro Tizian, titolare del Cinergia — Nelle conclusioni c’è scritto che hanno escluso le 4 accidentali. Resta la quinta, dolosa».
Il multisala, che si trova a fianco del centro commerciale «La Fattoria» a Borsea, è bruciato nella notte tra l’8 ed il 9 dicembre scorsi. Le fiamme sono divampate dal negozio di articoli per la casa e per la persona «New Look», raggiungendo e danneggiando gravemente anche il cinema.
A circa quattro mesi e mezzo di distanza, però, manca ancora una stima precisa dei danni. Subito dopo l’incendio parte del complesso è sequestrato dalla magistratura per indagini. Solo il 28 febbraio i sigilli sono stati ufficialmente rimossi, anche se alcune parti sono tutt’ora interdette per motivi di sicurezza.
Fino a quando non saranno eseguiti gli interventi necessari, tecnici e periti non potranno compiere le valutazioni del caso. In particolare ciò che preoccupa maggiormente è la possibilità di danni strutturali. Sarebbe comunque intenzione della proprietà di rilanciare il multisala, affidandolo a un nuovo gestore diverso dal precedente.
Tutto ciò non sarà però possibile nel breve periodo. Al momento si parla di un minimo di 18 mesi, anche se è possibile che i tempi si dilatino ulteriormente.
«Ci sarà un investimento importante — fa sapere dalla Sagittario — Servirà tempo, dobbiamo mettere in sicurezza la struttura prima di aprirla nuovamente al pubblico».
Un brutto scenario per i 20 dipendenti di «Cinergia» impiegati a Rovigo, ufficialmente licenziati il 22 marzo. Da allora gli ex lavoratori del cinema possono contare solo sull’assegno di disoccupazione, pari al 75 per cento dello stipendio per un massimo di 2 anni. Dopo i primi 3 mesi, per ogni altro mese la cifra è inoltre ridotta del 3 per cento.
Il personale sperava nella rapida riapertura del multisala, così da essere riassorbiti dal nuovo gestore. «Cinergia» aveva più volte fatto sapere che, nel caso in cui avesse ottenuto il rinnovo del contratto di affitto da parte della proprietà dell’immobile, avrebbe subito assunto tutti i 20 dipendenti. Tra le altre ipotesi anche l’arrivo di un nuovo gestore. Il nome circolato era quello di «Uci Cinemas», già presente in Italia con circa 50 multisala.
Impegno La società padrona dell’immobile: ci vorrà tempo, ma riapriremo