Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Africa Center, chiusura revocata Comune beffato da un lapsus

Il Tar: ordinanza motivata ma incompleta. Il locale potrà aprire fino a sera

- Marco Baroncini Natascia Celeghin

L’ordinanza contro il ROVIGO degrado «appare motivata», ma è annullata per un errore del Comune. A stabilirlo il Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) del Veneto, pronunciat­osi sul ricorso di Enoma Lee Omozogie, gestore del negozio «Africa Continenta­l Shopping Center», contro la decisione dell’amministra­zione di limitare l’apertura della sua attività fino alle 18.

Il punto vendita si trova sotto la Galleria Ballotta, tra via Oberdan e viale Trieste. Il sindaco Massimo Bergamin all’inizio dell’anno ne aveva imposto la chiusura anticipata a seguito delle lamentele dei residenti. Liti, schiamazzi e abuso d’alcol erano solamente alcuni dei fatti denunciati, compiuti, secondo il racconto dei cittadini, da individui stranieri che rimanevano fino a tarda ora nei pressi del negozio. Una versione confermata anche dalla questura di Rovigo, che in una nota ufficiale sottolinea­va la presenza di «un grado elevato di criticità dovuto alla presenza di un nutrito numero di persone tutte gravitanti attorno all’esercizio commercial­e».

Nella sentenza si legge che «emerge una situazione di oggettivo degrado e pericolosi­tà, che non si è riusciti ad arginare con gli strumenti di controllo ordinari della Polizia». Nonostante ciò, la decisione del primo cittadino non sarebbe valida per un errore nella stesura del provvedime­nto. «L’ordinanza in questione - scrivono - fa fronte a situazioni eccezional­i e per questo deve essere limitata nel tempo». Limite che, tuttavia, non è stato scritto nero su bianco. Una mancanza che rende quindi nulla l’imposizion­e.

Il negozio potrà tornare al suo solito orario di chiusura, ovvero le ore 20,30. Si tratta di una decisione destinata a far discutere. E in merito alla sconfitta di Palazzo Nodari si pronuncia l’assessore comunale al Commercio Luigi Paulon. «Il fatto che il titolare del negozio abbia vinto il ricorso - dichiara l’assessore - non deve portarlo a far mancare il rispetto per gli altri e per le regole ai clienti del suo negozio». E sull’ordinanza di Bergamin commenta ancora Paulon: «Il Comune può aver commesso qualche imprecisio­ne nell’emettere l’ordinanza - ammette - ma per quello che succede all’esterno del suo negozio è responsabi­le lui e il sindaco il quale è intervenut­o per questione di pubblica sicurezza. Questo serva da input al titolare nel rispettare la libertà di residenti e cittadini di poter dormire la notte o di poter passare la sera in Galleria Ballotta senza incappare in malintenzi­onati».

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Etnico Il minimarket africano di Galleria Ballotta

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