Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Africa Center, chiusura revocata Comune beffato da un lapsus
Il Tar: ordinanza motivata ma incompleta. Il locale potrà aprire fino a sera
L’ordinanza contro il ROVIGO degrado «appare motivata», ma è annullata per un errore del Comune. A stabilirlo il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Veneto, pronunciatosi sul ricorso di Enoma Lee Omozogie, gestore del negozio «Africa Continental Shopping Center», contro la decisione dell’amministrazione di limitare l’apertura della sua attività fino alle 18.
Il punto vendita si trova sotto la Galleria Ballotta, tra via Oberdan e viale Trieste. Il sindaco Massimo Bergamin all’inizio dell’anno ne aveva imposto la chiusura anticipata a seguito delle lamentele dei residenti. Liti, schiamazzi e abuso d’alcol erano solamente alcuni dei fatti denunciati, compiuti, secondo il racconto dei cittadini, da individui stranieri che rimanevano fino a tarda ora nei pressi del negozio. Una versione confermata anche dalla questura di Rovigo, che in una nota ufficiale sottolineava la presenza di «un grado elevato di criticità dovuto alla presenza di un nutrito numero di persone tutte gravitanti attorno all’esercizio commerciale».
Nella sentenza si legge che «emerge una situazione di oggettivo degrado e pericolosità, che non si è riusciti ad arginare con gli strumenti di controllo ordinari della Polizia». Nonostante ciò, la decisione del primo cittadino non sarebbe valida per un errore nella stesura del provvedimento. «L’ordinanza in questione - scrivono - fa fronte a situazioni eccezionali e per questo deve essere limitata nel tempo». Limite che, tuttavia, non è stato scritto nero su bianco. Una mancanza che rende quindi nulla l’imposizione.
Il negozio potrà tornare al suo solito orario di chiusura, ovvero le ore 20,30. Si tratta di una decisione destinata a far discutere. E in merito alla sconfitta di Palazzo Nodari si pronuncia l’assessore comunale al Commercio Luigi Paulon. «Il fatto che il titolare del negozio abbia vinto il ricorso - dichiara l’assessore - non deve portarlo a far mancare il rispetto per gli altri e per le regole ai clienti del suo negozio». E sull’ordinanza di Bergamin commenta ancora Paulon: «Il Comune può aver commesso qualche imprecisione nell’emettere l’ordinanza - ammette - ma per quello che succede all’esterno del suo negozio è responsabile lui e il sindaco il quale è intervenuto per questione di pubblica sicurezza. Questo serva da input al titolare nel rispettare la libertà di residenti e cittadini di poter dormire la notte o di poter passare la sera in Galleria Ballotta senza incappare in malintenzionati».