Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Imoco, i segreti dello scudetto e gli sposi campioni
De Gennaro e Santarelli, libero e allenatore freschi sposi con il tricolore
Le pantere graffiano e volano. E vincono, soprattutto. L’Imoco Conegliano bussa alle porte dell’Olimpo, si porta a casa lo scudetto di volley femminile e conquista il secondo tricolore della storia dopo quello che aveva estasiato il PalaVerde di Villorba nel 2016. Decisivo l’ultimo successo sul Novara, che alla fine ha dovuto inchinarsi al team veneto.
La festa è tutta per l’Imoco e per l’allenatore Daniele Santarelli. È la vittoria di un gruppo d’acciaio e pure quella di marito (Santarelli, appunto) e moglie (il libero Monica De Gennaro). Novelli sposini nel giugno 2017 dopo sette anni di fidanzamento, Santarelli e De Gennaro hanno trovato il modo migliore per celebrare un’unione vincente: nella vita, così come in campo. E potrebbe non essere finita qui, visto che nel weekend prossimo l’Imoco proverà a scalare un altro gradino, portando a casa la Champions League 2017-2018.
Che ora avete fatto stanotte?
Santarelli: «Non me lo ricordo nemmeno, forse ho spento la luce alle 6.30, non ne sono sicuro. So che abbiamo festeggiato tanto, questa era un’impresa a cui tenevo tantissimo, visto che ci siamo presi la rivincita su Novara dopo aver perso in Coppa Italia e in Supercoppa».
De Gennaro: «Mi ricordo che era mattina presto, di sicuro dopo le cinque... Abbiamo mangiato alle tre del pomeriggio, la festa è stata davvero grande. La gioia anche. Conquistare uno scudetto non è cosa da tutti i giorni»
Com’è vincere da marito e moglie?
Santarelli: «La soddisfazione è doppia, anche perché ci siamo sposati l’anno scorso, dopo un lungo fidanzamento. Avevamo già lavorato assieme, ma questo scudetto ha un sapore speciale»
De Gennaro: «Ci siamo abituati a lavorare assieme. Prima eravamo solo fidanzati, adesso che siamo sposati non è cambiato granché sul campo. Il legame professionale che abbiamo è stato sin da subito solidissimo, ci è venuto tutto naturale».
Ci sono stati momenti nel corso della stagione in cui sono subentrate difficoltà nel vostro rapporto maritomoglie, allenatore-giocatrice?
Santarelli: «Le svelo un segreto che non avevo mai confidato a nessuno prima d’ora. C’è stato un momento, più o meno a metà campionato, in cui una mia giocatrice, di cui non farò il nome neppure sotto tortura, è venuta da me e mi ha chiesto se davvero io e Monica De Gennaro eravamo sposati .... L’ha detto ridendo, ma mi ha fatto piacere perché significa che siamo riusciti sempre a separare la vita affettiva da quella lavorativa. E questa è la nostra più grande vittoria».
De Gennaro: «Siamo rodati, nel senso che non è la prima volta che lavoriamo insieme. Per cui certi meccanismi si sono consolidati nel corso degli anni. Ormai viaggiamo col pilota automatico, per capirci bastano pochi sguardi e talvolta non serve nemmeno che ci parliamo.
Il segreto, secondo me, è quello di separare nettamente i due aspetti della vita: familiare e professionale. Se riesci a farlo, tutto il resto poi viene di conseguenza, in maniera naturale».
Vi siete imposti un decalogo da seguire all’interno dello spogliatoio?
Santarelli: «Non saprei nemmeno immaginare di poterlo ideare, né tantomeno di seguirlo. Non saprei da che parte cominciare, se c’è una cosa che ha sempre funzionato fra di noi è la spontaneità del rapporto e la chiarezza che abbiamo sempre avuto. Il problema, secondo me, può sorgere quando un legame è “clandestino”, mentre quando è tutto alla luce del sole anche lo spogliatoio capisce e questo gruppo è eccezionale. Lo ha dimostrato con questo scudetto».
De Gennaro: «Nessun decalogo. Quando lavoro, penso esclusivamente alla pallavolo, quando sono fuori dalla palestra o dal palazzetto per me comincia un’altra vita. Sono cose che si hanno o non si hanno, non saprei insegnarle perché a noi vengono naturali. Ringrazio le mie compagne e sono felice del traguardo che abbiamo conquistato insieme».
Qual è stato il momento più bello della festa scudetto?
Santarelli: «Non saprei identificare un momento preciso, perché ce ne sono stati tanti. Dall’ultimo pallone a quando ho chiuso gli occhi la mattina, tutto è stato bellissimo. Posso dire quello più assurdo: l’infortunio di Wolosz, quando le è caduto addosso un led pubblicitario per la spinta dei tifosi. Ha un taglio profondo, speriamo recuperi per la Final Four di Champions!»
De Gennaro: «Quando siamo arrivati in piazza Cima, con l’urlo dei tifosi che ci ha accolto. È stato meraviglioso»
Che fioretto vi sentite di promettere per un’eventuale vittoria in Champions League?
Santarelli: «Non sono uno che programma, almeno sotto questo punto di vista. Improvviserò al momento, se mai sarà (ride ndr)...»
De Gennaro: «Il fioretto l’ho già fatto durante la quaresima. Ma diciamo che mi impegno a non mangiare più cioccolata per un mese. Può andare?».