Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’erba alta invade i parchi. È polemica
L’assessore: colpa dell’alternanza di pioggia e sole. La replica: si chiama primavera
È una primavera di polemiche quella dei primi giorni di maggio. Da una decina di giorni i parchi e gli argini di Padova sono invasi dall’erba alta. Di fronte alle proteste dei cittadini l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani (Coalizione civica) si difende spiegando che è colpa «dell’alternanza tra sole e pioggia» e incolpa l’amministrazione Bitonci che aveva eliminato il settore Verde. Pronta la replica dell’opposizione: «La primavera inizia sempre il 21 aprile...».
I primi ad accorgersene, pur senza infilare troppo il dito nella piaga, sono stati dieci giorni fa i partecipanti alle stra-cittadine da 5 e 10 chilometri della Padova Marathon. Molti di loro infatti hanno constatato che lungo parecchi tratti del percorso, a differenza delle passate edizioni, l’erba non fosse stata tagliata, a tal punto che in via Goito e nei lungargini Scaricatore, Codotto-Maronese e Terranegra, lo spazio per correre era davvero limitato.
Poi però, in aggiunta a quanto successo il 22 aprile scorso in occasione della Maratona, le lamentele dei cittadini si sono fatte via via sempre più numerose e pressanti. D’altronde, con l’arrivo della bella stagione, è subito scattata la voglia di godersi le temperature finalmente primaverili stando all’aperto in uno dei molti parchi pubblici del territorio comunale. Ma in più di qualche caso, sia nei quartieri periferici che in pieno centro storico, è stato necessario rimandare l’appuntamento con sole e relax. Tutta colpa dell’erba alta, anche più di un metro in certe zone di Padova, che ha reso impossibili pic-nic e prime abbronzature. La questione, giovedì scorso, è stata dibattuta nel parlamentino di Palazzo Moroni grazie a un’interrogazione del consigliere di Coalizione Civica, Marco Sangati, alla sua collega di movimento Chiara Gallani, assessore delegata al Verde, ai Parchi e all’Ambiente. E adesso quest’ultima, ripetendo più o meno quanto già dichiarato in aula cinque giorni fa, entra così nel merito della vicenda: «Il primo dei sei sfalci che abbiamo programmato – spiega Gallani – è partito tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Ma le condizioni meteo hanno purtroppo inciso in maniera significativa. Nel giro di poco tempo, infatti, si è passati dall’inverno a una primavera molto calda e l’alternanza di pioggia e sole ha da un lato rallentato i lavori e dall’altro fatto ricrescere l’erba dove già si era intervenuti. Abbiamo dato priorità alle aree verdi all’interno delle scuole. E ora stiamo procedendo con una ditta specializzata in ogni quartiere, concentrandoci sia sui bordi delle strade che sui parchi». Gallani, però, non rinuncia a polemizzare con la precedente amministrazione: «Come tutti sapete, l’ex sindaco Massimo Bitonci aveva inspiegabilmente deciso di smantellare il settore Verde. Noi invece, come promesso in campagna elettorale, lo stiamo pian piano ricostituendo. Ma essere costretti a lavorare in queste condizioni – accusa l’assessore – non è facile».
Immediata la replica di Matteo Cavatton, capogruppo di Libero Arbitrio in Comune: «Ricordo alla dottoressa Gallani che la primavera comincia, da sempre, il 21 marzo e che domani (oggi, ndr) è il primo maggio. E poi che quando c’eravamo noi, pur avendo accorpato i settori Verde e Ambiente, gli sfalci avvenivano regolarmente. La invito quindi a non adoperare argomentazioni ridicole – conclude l’ex assessore bitonciano – e ad assumersi le sue responsabilità. Altrimenti, se non è in grado di amministrare come dovrebbe, lasci il suo incarico a qualcun altro».
Gallani La colpa è dell’amministrazione Bitonci che ha smantellato il settore Verde