Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dermatologi nelle scuole per insegnare ad abbronzarsi
Stando alle previsioni, oggi il meteo dovrebbe permettere a tutti di godersi l’aria aperta, ma sempre con le dovute precauzioni. Lo ricordano i medici dello Iov che, ogni anno, effettuano circa 13mila visite dermatologiche per prevenire e combattere le conseguenze del sole. «Al momento – sottolinea il professor Carlo Riccardo Rossi, direttore della Chirurgia oncologica dell’Istituto di via Gattamelata – il sole è l’unica causa del melanoma che, in Veneto, è il primo tumore per i maschi sotto i 50 anni e il secondo per le donne». Come difendersi, quindi, in vista dell’estate? «Si deve scegliere una crema solare adeguata – continua Rossi -, calcolando il fattore di protezione. Per esempio, se sappiamo che ci scottiamo in 15 minuti, con una crema fattore 30 moltiplichiamo quel quarto d’ora per 30 volte. E attenzione ai bambini, perché chi si scotta da giovane ha più probabilità di ammalarsi da adulto». Ecco perché i medici dello Iov, da anni, girano per le scuole del Padovano con l’associazione Piccoli punti per spiegare ai bimbi come prendere il sole dal verso giusto, mentre invece con il Progetto Retemela, coordinato da Antonella Vecchiato, hanno messo in rete i dermatologi di tutta la provincia per una diagnosi precoce con piccoli trucchi. «Guardate la vostra pelle e attenti ai nei dal bordo e colore irregolare, nati in poche settimane».