Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vendita di Asm e licenziamenti I sindacati: annullare la delibera
Sindacati pronti a salvare i quattro dipendenti licenziati dall’ex Asm Onoranze Funebri chiedendo l’annullamento dell’atto di delibera che ha dato l’ok alla vendita e del bando di gara.
«Come suggerito nell’ultimo consiglio comunale chiediamo formalmente l’immediato ritiro della delibera del Consiglio Comunale e l’invalidazione della gara di vendita» spiega Davide Benazzo della Cgil Funzione Pubblica di Rovigo nella missiva indirizzata a Palazzo Nodari, all’Autorità consigliare Anti Corruzione e al presidente di Asm Spa Rovigo Alessandro Duò.
L’11 luglio 2017 il voto favorevole in consiglio comunale che ha permesso la vendita della municipalizzata al cento per cento del Comune di Rovigo guidata dall’amministratore unico Alessandro Duò. La vendita è poi avvenuta a novembre 2017 al privato gruppo Lorandi, colosso bresciano nella produzione di bare e cofani. Lorandi quattro mesi dopo ha licenziato 4 dipendenti su 12, tutti assunti tempo addietro con regolare bando pubblico. Il 26 aprile scorso, nell’ultimo Consiglio Comunale, l’opposizione ha chiesto la discussione del tema, visto l’allarme per le famiglie dei 4 ex lavoratori pubblici che da due mesi sono senza lavoro. Durante la seduta il consigliere del M5S Ivaldo Vernelli è stato l’unico a fornire una proposta di possibile soluzione per i dipendenti licenziati: la richiesta di annullamento degli atti. «Da parte di Asm Spa- scrive ancora Benazzo- È mancato il rispetto formale e sostanziale di quanto decretato con voto a maggioranza dai consiglieri di vendere le quote». Se non sarà possibile annullare gli atti i sindacati annunciano battaglia legale.
«Non è possibile annullare più nulla in quanto il passaggio di vendita è già avvenutorisponde il presidente del consiglio comunale Paolo Avezzù- I sindacati avrebbero dovuto accettare piuttosto i 5 anni di tutela lavorativa per i 4 dipendenti proposta inizialmente anziché chiederne il triplo».