Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cittadella, doppia sfida: Avellino e l’ex Foscarini

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Nel mondo del calcio l’amicizia è un sentimento talmente volubile e ballerino che ogniqualvo­lta si sente nominarla un minimo di prudenza c’è sempre. Prudenza doverosa anche nel caso dello scambio di elogi fra Roberto Venturato e Claudio Foscarini, di fronte oggi nel lunch – match del primo maggio al Partenio in Avellino-Cittadella.

È la prima volta che Foscarini, il Ferguson del Piave come fu ribattezza­to a queste latitudini per la sua decennale militanza sulla panchina granata prima dell’arrivo di Venturato, ritrova il Cittadella da avversario. Non era successo nel 2015, l’anno dopo la retrocessi­one, perché i granata sgomitaron­o per tornare fra i cadetti e il tecnico di Riese Pio X fu chiamato al capezzale della Pro Vercelli. E non successe neppure lo scorso anno, perché dopo l’impresa di Venturato al primo tentativo, Foscarini scese di categoria tentando invano di portare il Livorno più su di un gradino rispetto alla Lega Pro. Stavolta, finalmente, le strade si incrociano.

Foscarini ad Avellino e alla rincorsa della salvezza, Venturato sempre lì, al terzo anno di Cittadella e sempre nei quartieri alti, a conferma di una capacità di governare la nave indiscutib­ile. Ecco perché il pranzo del primo maggio tutto sarà fuorché banale e scontato: «Sarà un piacere affrontare Claudio Foscarini – sorride Venturato - so che ha fatto tanto per questa società per tanti anni. È un profession­ista che stimo è una persona veramente bella, ma domani penserò soltanto al Cittadella e a come vincere questa partita che ci aspetta. Non ci sono calcoli da fare, solo da fare più punti possibile fino alla fine della stagione regolare».

Ci sarà turnover e potrebbe restare fuori il capitano Manuel Iori. Poi, dando retta a quanto detto da Venturato prima della partita vinta col Foggia, anche in attacco ci dovrebbero essere novità, con Strizzolo e l’ex Arrighini a caccia di una maglia da titolari: «Venturato lo considero un amico - sottolinea Foscarini – mi viene da sorridere quando ripenso a quello che ha fatto. Veniva a vedere i nostri allenament­i, l’ho sempre stimato ma non avrei mai pensato potesse essere il mio sostituito. Lo rivedrò con molto piacere, anche perché come persona, per il suo modo di lavorare, noto una certa continuità con quanto ho fatto io. Il progetto è andato avanti e mi fa piacere che il Cittadella continui ad essere apprezzato perché se lo merita». (d.c.)

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