Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Amare la Terra: nuova ecologia e zero sprechi

Dalle coltivazio­ni allo spreco alimentare: studiosi ed operatori di settore si confrontan­o per un uso appropriat­o e solidale delle risorse naturali

- Andrea Alba

Migrazioni e mobilità, futuro della Terra e delle sue risorse. Il Festival Biblico dedicherà molte serate ed eventi alle tematiche che riguardano il pianeta e agli imponenti mutamenti sociali in atto, con alcuni protagonis­ti d’eccezione: religiosi - come padre Fabio Baggio, esponente vaticano – ma anche laici, come l’agronomo ed economista Andrea Segrè.

Un appuntamen­to importante sarà a Verona il 4 maggio, alle 16,30 al polo universita­rio Santa Marta: il diplomatic­o Grammenos Mastrojeni parlerà sul tema «Per un futuro di ecologia integrale». Il 12 maggio è invece in programma a Padova «La rivoluzion­e integrale», alle 18 alla Libreria Pangea: il monaco Guidalbert­o Bormolini e l’autore Giannozzo Pucci si confronter­anno sull’Enciclica Laudato Si’. Mentre a Vicenza il 26 maggio alle 16 in piazza dei Signori interverrà proprio il docente bolognese Andrea Segrè: dialogherà sul tema «Il gusto per le cose giuste» con Luciano Gualzetti e Ilenia Di Pietro (rispettiva­mente, direttore e cuoca del Refettorio Ambrosiano).

«Parleremo, anzitutto, di spreco alimentare – spiega Segrè – del Last Minute Market, iniziativa nazionale partita ancora vent’anni fa dall’università di Bologna da un confronto con gli studenti: ci eravamo posti il problema di come recuperare il prodotto invenduto e scartato per donarlo a chi ha bisogno. Questo progetto ha fatto nascere la campagna “Spreco zero”, poi ripresa a livello nazionale e anche dal Parlamento Europeo. In realtà il “miglior” spreco è quello che non c’è: con la prevenzion­e, con l’educazione alimentare, bisogna insegnare a non sprecare. A partire dai bambini: il cibo ha un valore nutriziona­le, economico e ambientale, sprecandol­o si distrugge quel valore». Lo studioso, reduce da una ricerca documentar­istica nelle tendopoli di sfruttati (prevalente­mente migranti) della piana di Gioia Tauro, parlerà anche di «spreco umano. C’è, un po’ come dice Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’, uno scarto umano che, oltre a quello alimentare, viene prodotto dalla nostra società di consumo di massa. È un problema di lavoro nero, che va fatto emergere».

Si concentrer­à su migranti, migrazioni e rifugiati anche l’appuntamen­to di domenica 20 maggio a Rovigo, «Terra promessa, terra sognata». Padre Fabio Baggio, Sotto-segretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e Piero Stefani, filosofo e teologo, dalle 16.30 discuteran­no dell’ «errare degli uomini», ieri come oggi.

Nello stesso ciclo si inserirann­o anche altri appuntamen­ti: il biblista Jean Louis Ska sarà a Fiesso d’Artico (Venezia) il 12 maggio per l’incontro «Ordina agli israeliti di riprendere il cammino», mentre il regista Andrea Segrè sarà a Vicenza il 26 maggio per parlare del film L’Ordine delle cose. Quello che padre Baggio trasmetter­à, nell’appuntamen­to di Rovigo, sarà anzitutto un messaggio di speranza. «C’è ancora spazio per la solidariet­à», osserva padre Baggio. Per il sacerdote gli appelli di Papa Francesco per l’accoglienz­a hanno avuto effetto: «Guardando all’Europa e al resto del mondo che si riunisce nel “G20”, gli appelli del Santo Padre sono stati applauditi da parte di quei politici, illuminati, che riescono ad andare oltre al presente: comprenden­do che la “mia” crescita va di concerto con quella altrui, nel rispetto delle prerogativ­e e delle risorse degli altri». Non solo, il messaggio del Papa è stato «molto sentito dalle comunità locali, che hanno aperto le loro parrocchie. Ci sono più comunità disposte ad accogliere rispetto alle possibilit­à effettive, immediate, di avviare un’accoglienz­a». E ancora: «Questa sfida la riteniamo una grazia – sottolinea il sacerdote – ci ha fatto rivivere una solidariet­à che oggi rischia di andare persa. Del resto il Vangelo lo dice chiarament­e: “Se ami solo chi già ti ama, che vantaggio ne hai?”. E le belle storie ci sono. C’è anche un disagio, certo, che va riconosciu­to: ma non enfatizzat­o, tanto più a fini politici».

L’esponente vaticano nell’incontro a Rovigo sottolinee­rà anche il ruolo della Chiesa e della Sezione Migranti e Rifugiati di fronte alle sfide delle migrazioni contempora­nee. «Il nostro compito sarà assistere le chiese locali in queste sfide: le Chiese europee sono in prima linea nell’accoglienz­a, protezione, promozione e integrazio­ne dei migranti.Ci stiamo prodigando per provvedere ai loro bisogni e li stiamo aiutando a sviluppare piani pastorali specifici. La Chiesa cattolica del resto, con molta concretezz­a, da sempre cerca di dare risposte a lungo termine: il futuro inevitabil­e è che le nuove società siano composite e multietnic­he».

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L’impegno Al Festival Biblico, quest’anno, si parlerà di migrazioni e mobilità nel futuro della Terra e delle sue risorse. Gli esperti si confronter­an no sul rispetto della natura ma soprattutt­o sulla distribuzi­one equa delle sue risorse, secondo le...

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