Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Meno infortuni, ma ancora troppi casi gravi

Morti bianche e incidenti sul lavoro, j’accuse dei sindacati: «Spisal sotto organico, scriviamo a Zaia»

- Natascia Celeghin

Infortuni sul lavoro in calo in Polesine nel 2017 ma si tratta ancora di numeri «inaccettab­ili» denunciano i sindacati. Quello del primo maggio è stato un giorno di festa, certo, per i lavoratori, ma anche e soprattutt­o un giorno di presa di coscienza dell’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro. Oltre alla musica del concerto organizzat­o dalle sigle sindacali territoria­li in piazza Giacomo Matteotti nel capoluogo polesano, martedì pomeriggio non è mancata l’occasione di affrontare temi importanti che nel 2018 ancora vengono trascurati negli ambienti lavorativi.In primis si è parlato di prevenzion­e e della necessità di utilizzare strumenti di protezione adeguati sul lavoro. Purtroppo, i dati della provincia, così come del Veneto, su infortuni e morti sul posto di lavoro sono ancora decisament­e troppo alti nonostante una flessione nel 2017 rispetto all’anno precedente. A definire un «bollettino di guerra» i dati sugli infortuni del lavoro in Polesine è il sindacalis­ta del Cisl Padova- Rovigo, Samuel Scarazzin. «I numeri Inail scattano una fotografia di infortuni di luci ed ombre rispetto al 2016- spiega Scarazzin- Ma sono comunque inaccettab­ili consideran­do che siamo nel 2018 e manca ancora la cultura della sicurezza e della prevenzion­e».

Nel 2017 gli infortuni denunciati a Rovigo e Provincia, sono 2.612 (erano a quota 2773 nel 2016) e quelli in itinere sono 314, meno rispetto ai 348 dell’anno precedente. Sono 5 le persone decedute in seguito ad incidenti sul lavoro, una in meno rispetto al 2016, e 4 in itinere. Ma oltre le morti un dato negativo è quello degli infortuni per grado di menomazion­e: sono 252, ovvero il 10 per cento, i lavoratori che a seguito di un infortunio sul lavoro hanno riportato menomazion­i permanenti.

«Le condizioni di lavoro devono migliorare – commenta Riccardo Dal Lago, Uil Rovigo– . A breve partirà la lettera delle organizzaz­ioni confederal­i congiunte indirizzat­a alla Regione Veneto per denunciare la situazione in cui si trova lo Spisal locale, considerat­o marginale con un organico tirato».

E Fulvio dal Zio segretario Cgil Rovigo continua: «Ci preoccupa il problema dei massimi ribassi una delle dinamiche che minano costanteme­nte la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il territorio rodigino ha subito nel tempo una serie di incidenti gravi e drammatici serve assolutame­nte una cultura della prevenzion­e e della sicurezza che sia pervasiva». Nel 2017 la «forza lavoro» in Polesine, che comprende chi lavora o vorrebbe farlo (le persone occupate, i sottoccupa­ti part-time e i disoccupat­i) è scesa ancora: fra 2016 e 2017 c’è stato un calo di ben 3 mila unità, portando il totale da 108mila a 105mila, livello pari al 2015.

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