Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Zamuner il primo pilastro
Il dg rinnova fino al 2020. «Il posto del Padova è in B. Bisoli? È il giorno decisivo»
Ieri Zamuner e oggi Bisoli? La speranza del Padova è che il 3 maggio sia un giorno con già le idee chiare sull’organigramma societario per la prossima stagione. Ieri il dg Giorgio Zamuner, che a settembre conseguirà il patentino di direttore sportivo, ha rinnovato il contratto in scadenza fino al 30 giugno 2020. E oggi l’incontro decisivo con Pierpaolo Bisoli per capire se si proseguirà insieme.
Via i capelli, promozione e rinnovo biennale. Meglio di così...
«I capelli li ho tagliati, il contratto l’ho rinnovato, insomma il periodo è buono... Sono felice di restare a Padova, sono convinto che qui si possa fare tanto».
Che idea si è fatto di Padova in questi anni?
«È una piazza con potenzialità enormi, l’entusiasmo è un po’ sopito da anni difficili ma ora i tifosi possono godere di questi risultati, ora siamo nella categoria che compete al Padova».
Aver costruito una squadra all’80% già per il ritiro è stata la carta vincente?
«Una delle carte vincenti è stata quella di avere un gruppo formato sin dall’inizio del ritiro. E a maggior ragione con Bisoli, che è molto esigente e che vuole lavorare in un certo modo».
Il 31 agosto arrivano Pinzi e Belingheri: è stata una svolta decisiva?
«Il 31 agosto è stato un giorno importante, hanno portato esperienza e spessore all’interno dello spogliatoio. La firma di Pinzi è arrivata alle 22.58, sul gong. È stato un colpo importante che ci ha dato qualcosa in più».
Il colpo di mercato che la rende più orgoglioso?
«Non c’è. Posso dire di essere stato contento di aver preso Capello, lo avevo cercato già l’anno prima ma il suo agente pensava che non fosse ancora pronto per Padova. Un anno dopo credo sia stato uno dei protagonisti principali di questo campionato».
L’anno scorso l’accusarono di aver cambiato troppo...
«L’anno scorso cambiammo tanto per le richieste del mister, che voleva determinati tipi di giocatori. Mi sono attirato critiche per quello che ho fatto, ma un direttore deve scegliere in autonomia, senza farsi influenzare troppo in giro. Questo errore non lo commetterò più» Quanto cambierete dell’attuale organico?
«A grandi linee è un gruppo che non vorremmo stravolgere. Ci sono due o tre situazioni di prestito come giocatori che vogliamo valutare, ma qualcosa sicuramente cambieremo». A bruciapelo: oggi arriverà la conferma del tecnico?
«Credo che ci sia la volontà di Bisoli di continuare, così come per la proprietà. Quello di oggi può essere un incontro decisivo in un senso o nell’altro. Può esserci qualche piccolo problema sorto nel frattempo, ma credo sia tutto risolvibile». Quale l’obiettivo per la prossima stagione?
«Rispondo come fanno tutti: l’obiettivo primario dev’essere salvare la categoria il prima possibile, poi per fare qualcosina di più vedremo strada facendo».