Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Per la Reyer è trionfo in Europe Cup
La squadra orogranata supera Avellino al Taliercio e alza il primo trofeo continentale
La Reyer vince la partita di ritorn0 con Avellino ma, soprattutto, alza al cielo il primo trofeo continentale della sua storia. Il capitano Tomas Ress alza al cielo la Fiba Europe Cup e cancella, in un colpo, il ricordo, ancora amarissimo, della Korac persa nel 1981 contro Badalona.
Un trionfo orogranata, con il Taliercio che si presenta in formato bolgia per la prima supersfida del finale di stagione. Pubblico delle grandi occasione anche in parterre con i vertici della Federazione seduti al fianco del patron Luigi Brugnaro: dal presidente Gianni Petrucci al vice Gaetano Laguardia. Lo spettacolo sulle tribune è la scenografia ideale per i protagonisti sul parquet, con la tensione che gioca un brutto scherzo alle due formazioni nei primissimi minuti: due fra le migliori squadre al tiro dall’arco, infatti, nei primi dieci minuti sparano a salve (0/9 totale) ma non di certo risparmiandosi contatti quasi sempre al limite e a volte oltre. Avellino prova ad armare Fesenko ma il centro ucraino dopo i primi punti, viene ben limitato da una Reyer che mostra le sue cose migliori in difesa. Cerella e soci costringono infatti gli irpini a cinque perse, che permettono agli orogranata di cambiare marcia e di trovare punti importanti in contropiede per il 15-13 della prima sirena della serata.
Scrollata di dosso la tensione, le due squadre cambiano marcia ma soprattutto si vede una Reyer di ben altro livello, innescata dalla grinta di Peric che prima annienta Fesenko in difesa e poi gli piazza in faccia un 7-0 con la prima tripla della serata. La bomba del croato sblocca anche i compagni, chiedere a un Cerella letale nell’infilare un illusorio 3122: Avellino non ci sta e con Leunen e Fitipaldo trova le sue prime gioie dall’arco al 15’, riportandosi in scia ai lagunari nel giro di un soffio. Ma è proprio nei momenti più caldi che escono i campioni e così, dopo Peric, tocca a Marquez Haynes caricarsi la squadra sulle spalle: l’americano spara due triple pesantissime che mandano al tappeto i campani proprio a ridosso dell’intervallo. Nonostante il «vantaggio» della differenza canestri, le due squadre giocano la gara come un’anteprima di playoff, dove ogni pallone scotta: Avellino ci crede eccome e con un Rich incontenibile assieme ai muscoli e ai chili di Fesenko piazza uno 012 che sembra girare l’inerzia della gara.
Ed ancora una volta ci pensa la coppia Haynes-Peric a ridare fiato a una Reyer in affanno: le triple dell’americano e le giocate del croato permettono agli orogranata di superare il momento difficile e incanalano la partita sui binari dell’equilibrio. Avellino si aggrappa a Rich, ma il trentello dell’americano non serve: Venezia trova i canestri della staffa sull’81-79 che fanno esplodere il Taliercio. E la storia orogranata si arricchisce così di un’altra pagina indimenticabile.