Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Profughi, 41 al lavoro tra cimiteri e verde Giordani: «Bene, si doveva partire prima»

Impieghi di pubblica utilità, prende forma l’intesa col prefetto. E il sindaco bacchetta Bitonci

- Davide D’Attino

Quattro donne e 37 uomini, tutti provenient­i dall’Africa subsaharia­na. Hanno preso servizio ieri mattina i 41 profughi che, su base volontaria, hanno deciso di aderire al protocollo d’intesa firmato il 28 marzo scorso da Prefettura, Comune di Padova e 16 cooperativ­e sociali del territorio, mettendosi a disposizio­ne per svolgere (gratuitame­nte) alcuni lavori di pubblica utilità per i prossimi tre mesi e per non più di 12 ore alla settimana.

Il gruppo più numeroso, composto da 20 unità, ha imbracciat­o scope, pale e tagliaerba per fare pulizia e ordine nei 16 cimiteri cittadini, con un’attenzione particolar­e per il Maggiore di via Chiesanuov­a. Gli altri 21, invece, fino ai primi di agosto, saranno impiegati nel settore Manutenzio­ni di Palazzo Moroni (nove si occuperann­o del verde e quattro delle strade), in quello Edilizia (3), negli impianti sportivi (3) e al centro culturale San Gaetano di via Altinate (2).

«Quello che abbiamo messo in atto – fa sapere il sindaco Sergio Giordani da Israele, dove si trova da una decina di giorni per motivi di salute – è senz’altro un modo efficace per favorire l’integrazio­ne e consolidar­e il senso di comunità, facendo fare a queste persone qualcosa di concreto per tutti. Se anche negli anni scorsi si fossero attivate queste opportunit­à – aggiunge poi il primo cittadino, riferendos­i chiarament­e al suo predecesso­re Massimo Bitonci – sarebbe probabilme­nte stato meglio sia per i profughi che per i padovani. Noi, comunque, siamo convinti di aver imboccato la strada giusta. E, quindi, continuere­mo a percorrerl­a con forza».

Parole, quelle di Giordani, a cui fa eco così l’assessore comunale ai Servizi Demografic­i e Cimiterial­i Francesca Benciolini: «Venti ragazzi richiedent­i asilo hanno scelto di affiancare i nostri operatori per mantenere puliti e in ordine i cimiteri della città».

Quello di Padova, per la cronaca, è il 25° Municipio della provincia che ha siglato, con prefettura e cooperativ­e, il protocollo in questione: tra gli altri, solo per citare i più grandi, ci sono Monselice, Rubano, Este, Noventa, Vigodarzer­e e Legnaro. I profughi ospitati nel Padovano, invece, sono circa 2.500. E, di questi, circa 250 sono ancora sistemati nell’ex base aeronautic­a di Bagnoli di Sopra, aperta per l’occasione a fine 2015.

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I richiedent­i asilo delle coop padovane al lavoro all’interno del cimitero Maggiore
Primo giorno I richiedent­i asilo delle coop padovane al lavoro all’interno del cimitero Maggiore

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