Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Tar chiude la «guerra delle ceneri» Era corretto lo stop della Provincia ai fumi irritanti della Iris Ambiente

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La guerra delle ceneri è stata vinta dalla pubblica amministra­zione. Dopo 6 anni la Provincia e l’Arpav escono vittoriose dalla battaglia giudiziari­a al Tar innescata da Iris Ambiente, azienda di via dell’Industria a Conselve, che lavora i residui fissi degli incenerito­ri.

Nel 2011 era stato rilevato, a seguito di numerose segnalazio­ni, che nell’impianto della ditta (che produce materiale innovativo con la sua «cinderlite») arrivavano le ceneri residue degli incenerito­ri, composte da materiale non solo corrosivo (specifica per la quale la Iris aveva tutte le autorizzaz­ioni in regola) ma anche irritante, soprattutt­o per occhi e gola. La Provincia, dopo un sopralluog­o e successiva relazione dell’Arpav, aveva diffidato Iris a ricevere ancora quel materiale particolar­mente irritante. La Iris dal canto suo aveva resistito con un ricorso, impugnando il provvedime­nto.

A distanza di sette anni dai fatti il collegio dei giudici amministra­tivi si è espresso contro i privati: sarà anche vero, come dice Iris, che probabilme­nte i prodotti irritanti non sono pericolosi, ma non è la provincia a stabilire il grado di pericolosi­tà, l’ente pubblico, recependo le direttive europee, deve rispettare un principio ispiratore che è quello della precauzion­e: la salute pubblica va infatti preservata nell’immediatez­za e a qualsiasi costo. Non è escluso che Iris ora faccia ricorso al Consiglio di stato. (r.pol.)

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Controvers­ia La sede della Provincia di Padova

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