Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bimbatti vicesindaco, è ufficiale Pace fatta tra Lega e Forza Italia
L’ex sfidante di Bergamin: «Rovigo città per giovani, bisogna lavorare sul decoro»
Dopo quattro mesi di tira e molla la nomina di Andrea Bimbatti a nuovo vicesindaco di Forza Italia, e l’ennesimo rimpasto di giunta da parte di Massimo Bergamin a quasi tre anni dalla sua elezione a primo cittadino di Rovigo. «Il capoluogo polesano non è una casa di riposo. Rovigo è viva ed è una città per giovani e lo dimostrerò nel mio mandato nei prossimi due anni». Sono le prime parole di Andrea Bimbatti, il nuovo vicesindaco di Rovigo, espressione del partito di Forza Italia. A presentarlo ufficialmente ieri il sindaco Massimo Bergamin dopo due mesi di braccio di ferro tra Lega e azzurri.
A fine gennaio scorso il siluramento improvviso dell’ex numero due di Palazzo Nodari, l’avvocato Ezio Conchi. Di lì gli affondi del partito di Silvio Berlusconi guidato in Polesine da Piergiorgio Cortelazzo a quello del Carroccio per circa quattro mesi. Ma pace tra i due alleati di Centrodestra è stata fatta, anzi, Bergamin nega l’esistenza di una guerriglia tra i due alleati. A conferma di ciò anche le parole del sindaco del Carroccio: «Il nuovo vicesindaco - dichiara Bergamin - gode della mia fiducia personale e politico amministrativa. Per la prossima settimana abbiamo in programma già tutta una serie di incontri con la giunta per confrontarci, sciogliere i nodi importanti della città». Ad Andrea Bimbatti le deleghe di Sport, Sviluppo economico, Ambiente, ecologia, igiene e decoro della città, Suap, Politiche per le frazioni, Associazionismo. Rodigino, 39 anni, consulente per «Pubbligroup», ex dipendente di Unicredit banca, Bimbatti non è nuovo al mondo della politica: nell’ultima tornata elettorale del 2015 non si apparentò con Bergamin al ballottaggio e corse al primo turno con la civica «Una lista di risposte» come candidato sindaco anche per Forza Italia. Tra le prime questioni da affrontare, il neo-vicesindaco ha già evidenziato il decoro «sul quale c’è da lavorare: una città deve essere bella, pulita e curata perché l’immagine è importante. Abbiamo tante occasioni di visitatori di gente che viene da fuori tra sport, mostre ed altre iniziative ed è giusto che quando la gente arriva abbia una vista positiva di quello che trova».
Nello sport il problema del calcio è quello più urgente da risolvere. Ridistribuiti così gli altri referati: a Susanna Garbo Bilancio e tributi, Gemellaggi e cooperazione internazionale, Politiche universitarie, Istruzione, Servizi Demografici Elettorale, Sistemi Informativi e Protezione Civile. Ad Antonio Saccardin Lavori pubblici e manutenzione, Servizi cimiteriali, Patrimonio, Rapporti con il consiglio comunale e Risorse umane, ad Alessandra Sguotti Politiche culturali e giovanili, Progettazione europea, Affari generali e Statistica. Per Federica Moretti Urbanistica, Edilizia Privata e Politiche energetiche, per Luigi Paulon Commercio, Mobilità, Turismo ed Eventi e manifestazioni. A Patrizia Borile rimangono Politiche sociali e della famiglia, Politiche per la casa, Sussidiarietà, Pari opportunità, Volontariato e Politiche sanitarie. Per Stefano Falconi Partecipazioni, Politiche Venatorie e di Agricoltura, Politiche intercomunali e di Area Vasta, Sicurezza e Polizia Locale. Bergamin invece avrà in capo a sé le deleghe relative a Comunicazione e Urp, Identità Veneta, Attuazione e verifica del programma. Gli azzurri polesani restano ora da accontentare sul fronte dell’altra richiesta di un altro posto da assessore. Il sindaco leghista non si è scucito a riguardo, ma ha annunciato prossimamente novità alla guida delle aziende municipalizzate del Comune.