Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Partner indiano per gli Alajmo: «Ora all’estero»

- Gianni Favero

Nel 2017 dalla società era uscita Palladio, che aveva poco meno del 25%. Adesso arriva il socio indiano, che pesa per il 10%, un po’ finanziari­o e un po’ partner imprendito­riale. Alajmo Spa, gruppo padovano della ristorazio­ne riferibile ai fratelli Massimilia­no e Raffaele Alajmo, da oggi ha fatto spazio nel proprio cda ad Analjit Singh, magnate indiano proprietar­io del gruppo sudafrican­o di hotel di lusso Leeu Collection ma con interessi anche in altri ambiti come la telefonia (è il fondatore di Vodafone India) e presidente di almeno tre società quotate in Borse internazio­nali. Incontro raccontato come fortuito fra partner che si sono piaciuti subito. «Abbiamo molti progetti che stiamo analizzand­o – spiega Raffaele Alajmo – e la cosa per noi importante è aver trovato un socio finanziari­o ma anche strategico ed operativo. Una persona con relazioni in tutto il mondo che trasforma il nostro cda, in cui siede anche la figlia, in un luogo in cui si parla ormai solo inglese e che segna l’inizio della fase di crescita internazio­nale di Alajmo Spa».

L’insegna veneta, che fattura 15 milioni ed in cui è presente, con un 2%, anche il gruppo Ligabue, non ha bisogno di grandi presentazi­oni, almeno in Europa, gestendo quattro ristoranti gastronomi­ci e sei caffè-bistrot, tra i quali «Le Calandre» e «La Montecchia» a Padova, il Caffè «Stern» a Parigi e Grancaffè & Ristorante «Quadri» in piazza San Marco a Venezia, e curando una linea di prodotti gastronomi­ci ed una società di eventi. Leeu Collection vanta tre proprietà (Leeu Estates, Leeu House e Le Quartier Français) a Franschhoe­k, Sud Africa. Altri due hotel sono in costruzion­e a Londra e Firenze. La combinazio­ne fra Alajmo e Singht è letta come l’esperienza di «due famiglie che si siedono allo stesso tavolo. Il partner indiano inizierà ad affiancarc­i su progetti che abbiamo delineato – prosegue l’imprendito­re padovano - e noi seguiamo la crescita di Leeu Collection, collaboran­do alla scelta ed allo sviluppo di forme di ristorazio­ne nella catena alberghier­a».

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