Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
DaVajont ai profughi le Caporetto d’Italia nel film con Paolini
Era stato presentato al Torino Film Festival, adesso arriva nel Veneto. Questa sera al cinema teatro Marconi di Abano Terme il film «Cento anni» con Marco Paolini e Mario Brunello, evento della rassegna «Il nuovo cinema italiano: tendenze e racconti» (ore 21, info 049 8171317). In sala, a parlare con il pubblico di «Cento anni» di Davide Ferrario, ci sarà Marco Paolini. «Con Caporetto è nato il paradigma della catastrofe che porta al riscatto. Quante ne abbiamo viste, da allora, in tutti i campi: militare, civile, economico, sportivo, politico – spiega Ferrario - ecco allora quattro Caporetto della nostra storia, ciascuna narrata con uno stile diverso perché il “documentario” non può essere solo il suo contenuto ma anche una riflessione sul cinema». Il film, che, oltre a Marco Paolini, ha tra i suoi interpreti il violoncellista di Castelfranco Mario Brunello, si interroga sulla storia italiana e sulle sue Caporetto. Il primo capitolo abbraccia, dopo cento anni, la disfatta del 1917. I vissuti, raccontati attraverso le voci recitate di profughi, orfani e prigionieri, e i luoghi delle Caporetto del Novecento, dalla Risiera di San Sabba al Vajont. Il secondo capitolo affronta la Resistenza con la storia famigliare del chitarrista Massimo Zamboni, un nonno fascista ucciso da due partigiani, l’uno poi ucciso dall’altro. Nel terzo capitolo si analizza quello che rimane della strage di Piazza della Loggia a Brescia e nel capitolo finale la Caporetto demografica di oggi, lo spopolamento del Sud.