Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Legend cars» I bolidi vintage in scena a Verona

Inaugurata la nuova edizione. Quattro padiglioni e mercato dell’auto Tra le chicche «La Campagnola» e l’Aurelia del film «Il sorpasso» Domani si sfidano i big del rally: Biasion, Fiorio, Alèn, Fassina, Longhi e McRae

- Sorio

Signori del volante che non c’erano l’anno scorso, quando debuttò il format della gara tra stelle, sui mille metri di tracciato, fuori dal padiglione 9: Tony Fassina, Alex Fiorio, Alister McRae. Il nuovo trio va a scaldare il motore insieme a Miki Biasion, Markku Alén e Piero Longhi. Campioni che hanno pilotato il rally nella storia e che domani - dalle 10 (prove) alle 16 (finali) - alzano i decibel della quarta edizione di Verona Legend Cars, la rassegna dell’auto (e moto) d’epoca che, inaugurata ieri, occupa fino a domani quattro padiglioni della Fiera (uno in più rispetto al passato). È la «Sfida dei Campioni», il format, e le novità non sono solo Fassina, Fiorio e McRae: tracciato più veloce e lineare, partenza sotto la tribuna, una curva inedita a 360 gradi. Molti dei 35 mila visitatori del 2017 s’erano catapultat­i lì fuori, a bearsi del rumore dei cavalli e delle manovre dei campioni radunati da Biasion. «Tra l’altro abbiamo un’altra chicca, perché i modelli di auto da corsa che useremo saranno tre - spiega Miki - e alla Lancia Stratos, regina dei rally anni 70, e alla Lancia 037 si aggiunge la famosa Delta S4, l’auto più potente mai vista nei rally, oltre 600 cavalli, usata solo nel 1968». Detto che oggi, dalle 10 alle 18, scatta il «Trofeo Verona Legend Cars», cioè la corsa per gli appassiona­ti, la Lancia può essere il link per guardare a ciò che succede dentro i padiglioni, divisi fra vetrina e mercato dell’auto (1.350 gli espositori, listini da 5 mila euro a un milione, in vendita anche una Ferrari 330 GT e parecchie Fiat Spaggine): tra i pezzi rari proposti dal Lancia Club, la Lancia Aurelia B20 del ’52, tanto amata da Gary Cooper e Juan Manuel Fangio, e l’Aurelia

B24, anch’essa carrozzata Pinin Farina, vista nel film «Il sorpasso», mentre quelli di Benaco Auto Classiche acchiappan­o sguardi con la Lancia Flaminia. Modelli da cartolina anche negli altri stand targati Verona. Il Veteran Car Club di Legnago parcheggia lì una Lincoln Continenta­l Coupè del ’77, serie Lincoln Mark, griffe americana, divisione Ford. Quelli del Veteran Club «Enrico Bernardi» (fondato nel 1983, 700 soci) una Fiat 521 C Torpedo del ’31 e una Fiat 514 – Coppa delle Alpi del ’32 (sei, sette esemplari al massimo prodotti). Altri tempi e altri rapporti con la macchina. Come spiega anche Silvia Nicolis, del Museo Nicolis di Villafranc­a, tre modelli artigianal­i di fine anni 40 in mostra, la Fiat 500 Spider Sport, la Zanussi 1400 Sport e la Fiat 1100 Sport Barchetta: «Questa fiera racconta di quando l’uomo era protagonis­ta sulla macchina perché doveva conoscerla, saperla guidare, fiutare: l’olfatto, ad esempio, ti diceva se stavi usando correttame­nte la frizione, e per sapere quanta benzina restava dovevi scendere e misurare con l’asticella di ferro. Adesso è la tecnologia a dirti tutto. In questo senso, l’auto d’epoca ci aiuta a rimanere in contatto con l’esperienza più fisica e sentimenta­le del guidare». Sentimenta­le, per gli amanti del sidecar, è l’evoluzione del mezzo proposta al padiglione 9 seguendo il percorso delle produzioni Harley Davidson. Mentre la Polizia di Stato porta a Verona «La Campagnola» modello AR 55 del ’61: il fuoristrad­a usato per i soccorsi durante le calamità e reso famoso anche dal faro posteriore capace di illuminare a 500 metri di distanza.

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È stata inaugurata la rassegna dedicata alle auto d’epoca
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